TORINO

Drone Contest di Leonardo, giovani ricercatori si sfidano su competenze e innovazione

La gara è iniziata ieri 6 ottobre e si conclude oggi, venerdì 7.

Drone Contest di Leonardo, giovani ricercatori si sfidano su competenze e innovazione
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Si sta svolgendo, in queste ore, il Drone Contest di Leonardo, all'interno della sede torinese di Leonardo che è ubicata nell'area che sarà la "futura città dell'aerospazio", tra corso Francia e corso Marche (Torino) e Collegno.

Che cos'è il Drone Contest di Leonardo

Il Drone Contest è un progetto nato tre anni fa di open innovazione ideato da Leonardo con l'obiettivo di promuovere un ecosistema capace di mettere in connessione grandi imprese, mondo della ricerca e della formazione, PMI e start-up in un continuum in cui possano essere condivisi nuove idee, progetti di innovazione e programmi di ricerca nei campi dell'intelligenza Artificiale applicata ai droni, del futuro della mobilità e del trasporto pubblico autonomo.

Drone contest
Drone Contest

La gara

È una gara (giunta alla terza e ultima edizione per questo ciclo di tre anni) tra sei atenei italiani (Università Tor Vergata, Politecnico di Torino, Politecnico di Milano, Università di Bologna, Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, Università di Napoli Federico II) per dimostrare le capacità sempre più evolute dei loro droni nel localizzare ed evitare degli ostacoli e nell'individuare e inseguire dei target.

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"Non è scontato che le università si mettano in gioco facendo vedere che cosa sanno fare. Il fatto che loro siano qui è davvero una grande sfida. Noi vogliamo - fa sapere Franco Ongaro, Chief Technology and Innovation Officer Leonard - creare un ecosistema nell'ambito dei droni quindi paghiamo un dottorato di ricerca (in ognuno di queste università). Il dottorato di ricerca fa capo ad un team leader che gestisce il volo autonomo e fa volare, appunto, i droni. Quest'ultimi non possono stare in volo se non c'è un gruppo di persone dietro che li gestiscono. Il drone in un ambiente senza gps non sa dove si trova. La cosa più difficile, infatti, per lui è capire dov'è".

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In che cosa consiste la missione dentro la sala?

"Loro partono sapendo che ci sono degli ostacoli che sono i palazzi presenti. Poi cercano di capire dov'è e la loro missione è quella di inseguire un robot. Successivamente volano, fanno una foto e poi fanno degli atterraggi nel campo. In maniera autonoma calcolano le varie traiettorie sia per fare, come dicevamo, le foto che gli atterraggi. E' un processo complesso ma nella pratica è più facile da capire".

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Grande soddisfazione da parte di tutti coloro che hanno partecipato al Drone Contest.

Che tipo di esperienza è stata?

"E' una bellissima esperienza. Io sono del Politecnico di Milano, lavoro nel dipartimento scienze tecnologie spaziali e tre anni fa abbiamo intrapreso questo percorso che ci ha permesso di fare esperienza e di vincere le precedenti due edizioni - ha spiegato ai nostri microfoni Gabriele Roggi giovane ingegnere. 

Avete riscontrato delle difficoltà?

"Si ne abbiamo riscontrate. Durante la gara, ad esempio, la presenza di ostacoli bianchi ha reso le cose un po' più difficoltose. Abbiamo dovuto usare una stereo camera per studiare la profondità a cui si trovava il drone. Questo ci ha permesso di evitare di andare a sbatterci contro e far cadere così il drone".

Quanti siete del Politecnico di Milano?

"In tutto 5 di cui 3 siamo dottorandi e due professori".

Con questa edizione si chiude il primo ciclo del progetto. Dal prossimo anno si aprirà un nuovo percorso triennale di competizioni a complessità crescente, che vedrà il coinvolgimento di altri atenei, tra cui il Politecnico di Bari.

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Attualmente, Leonardo è l'unica realtà europea in grado di realizzare soluzioni a pilotaggio remoto complete, progettando e sviluppando tutti gli elementi di un sistema basato sui droni per applicazioni di monitoraggio, intelligence, sorveglianza, acquisizione informazioni, integrando piattaforme, sensori sistemi di missione e stazioni di controllo a terra. Lo sviluppo di tecnologie e applicazioni in ambito unmanned rientra tra le linee programmatiche del Piano strategico "Leonardo - Be Tomorrow 2030" che ha l'obiettivo di seguire una crescita sostenibile e incrementare la competitività del Gruppo nel lungo periodo.

Laurent Sissmann, responsabile unmanned systems di Leonardo:

"Abbiamo un progetto con Poste Italiane che si chiama "Sumeri" che nel prossimo futuro ci darà delle ottime novità in questo campo della tecnologia".

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