Dona il rene al marito che 5 mesi dopo il trapianto vince la medaglia d’oro di sci
In soli cinque mesi, Paolo ha partecipato e vinto due manches di slalom gigante, superando atleti provenienti da Austria e Croazia
Paolo, un tempo un giovane ingegnere edile e appassionato sciatore nella provincia di Cuneo, si è trovato cinque mesi prima dei giochi in una situazione molto complessa, sotto dialisi a causa di una lunga malattia renale. L'attesa per un trapianto sembrava un'eternità, considerando la scarsità di organi disponibili rispetto al numero di pazienti in lista d'attesa. La moglie, Giulia, non ha aspettato: si è subito offerta come donatrice di un rene per il marito. E lui ha vinto la medaglia d'oro...
Dona il rene al marito che vince la medaglia d'oro di sci
In occasione dei World Transplant Winter Games 2024, i Giochi Mondiali Invernali dei Trapiantati, svoltisi a Bormio grazie all'organizzazione di ANED, si è assistito non solo alla conquista della medaglia d'oro nello sci, ma anche ad un trionfo ancora più significativo: quello della generosità di una moglie innamorata del proprio compagno, al quale ha donato un rene.
Dopo una serie di valutazioni e esami accurati sia per il donatore che per il ricevente, il trapianto è stato finalmente approvato. L'intervento è stato eseguito presso la Nefrologia Dialisi e Trapianti dell'ospedale Molinette, sotto la guida del professor Luigi Biancone. Grazie a un trattamento avanzato di "desensibilizzazione", è stato possibile superare le differenze nel gruppo sanguigno tra donatore e ricevente, riducendo il rischio di rigetto e rendendo il trapianto possibile. L'operazione è stata eseguita con successo dalle équipes chirurgiche delle Molinette, coordinate dal dottor Aldo Verri e dal professor Paolo Gontero, con il supporto anestesiologico del dottor Roberto Balagna.
Un successo condiviso
Dopo l'intervento, Paolo e Giulia sono stati ricoverati nell'unità semintensiva della Nefrologia, seguiti dall'équipe nefrologica del professor Biancone. L'intero ospedale ha contribuito al successo dell'operazione, dalle attività dei laboratori alle donazioni di sangue, ai servizi di radiologia.
Ma l'impatto del trapianto è stato molto più profondo di quanto previsto. In soli cinque mesi, Paolo ha partecipato e vinto due manches di slalom gigante, superando atleti provenienti da Austria e Croazia. La partecipazione a una competizione del genere richiede una vasta gamma di abilità fisiche e mentali, tutte dimostrate in modo straordinario da Paolo.
"La potenza del trapianto renale, soprattutto quando avviene da donatore vivente, continua a sorprenderci", afferma il professor Biancone. "In breve tempo può cancellare anni di malattia e sofferenza, come dimostra chiaramente questa notizia. Tutto ciò è reso possibile dalla generosità dei donatori, la cui donazione può salvare numerose vite".