Disturbi alimentari e obesità, focus in Commissione Sanità
Secondo le associazioni che si occupano di aiutare le persone colpite da obesità e dai disturbi alimentari manca la formazione manca e i medici non sono preparati sufficientemente ad affrontare questa patologia
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“L’obesità deve essere riconosciuta come malattia cronica e per i disturbi alimentari ci vorrebbe un reparto ospedaliero dedicato”. Queste sono alcune delle richieste emerse nel corso dell’audizione tenutasi nella quarta Commissione, presieduta da Luigi Icardi, con le delegazioni delle associazioni che si occupano di aiutare le persone colpite da obesità e dai disturbi alimentari.
L'obesità è una patologia per la quale manca la formazione
“Non siamo obesi perché mangiamo troppo, ma mangiamo troppo perché siamo obesi” è stato detto dai rappresentanti della "Associazione Rinati Sotto La Mole", che hanno parlato della “necessità di un percorso dietologico, un percorso psicologico e un follow up completo per i pazienti obesi. L’assistenza del paziente deve essere costante e da parte di un team di specialisti, nonché prima dell’eventuale operazione o della semplice diagnosi. La formazione manca e i medici non sono preparati sufficientemente ad affrontare questa patologia ed anche nelle scuole il personale educativo non è preparato”.
Manca un reparto di lungo degenza e riabilitazione
La delegazione dell’associazione "Lo Specchio Ritrovato" ha chiesto “l’istituzione, nel centro di riferimento regionale, di un reparto dedicato al trattamento acuto dei disturbi del comportamento alimentare. Una struttura riservata solo a chi è colpito dai disturbi del comportamento alimentare con personale debitamente formato. In Torino ci sono solo 7 letti dedicati in psichiatria ma bisognerebbe tornare ai 13 letti che c’erano prima della pandemia. Anche nei Centri di salute mentale ci vorrebbe personale specializzato in quest’ambito invece del solo referente di quadrante attuale. Ci vogliono dei nuclei dedicati composti da psicologi, psichiatri, dietologi, nutrizionisti, educatori e una continuità di presa in carico tra ospedale e territorio. In Piemonte manca un reparto di lungo degenza e riabilitazione con un nucleo completo di personale. Le associazioni che supportano le famiglie, in mancanza della parte pubblica, devono essere aiutate, anche attraverso la scuola”.
Sono intervenuti per chiarimenti nel corso dell’audizione: Silvio Magliano (Lista Cirio), Sarah Disabato (M5s), Paola Antonetto e Davide Zappalà (Fdi), Nadia Conticelli (Pd) e lo stesso presidente Icardi.