Convegno "Sogin"

Deposito di scorie nucleari in Piemonte: 8 siti, tutti non adatti

La tesi della Regione Piemonte per gli impianti di stoccaggio dei rifiuti nucleari nelle parole dell'assessore Marnati. Ecco tutti i Comuni coinvolti.

Deposito di scorie nucleari in Piemonte: 8 siti, tutti non adatti
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Scorie nucleari da stoccare in Piemonte, nessuno degli impianti o siti individuati sarebbe idoneo per il deposito dei rifiuti radioattivi. E' questo il punto-base individuato dagli esperti della Regione Piemonte e l'argomento è stato sviscerato al Convegno attualmente in corso (online).

Il convegno online

Un simposio molto utile e interessante, lodevolmente organizzato dalla Sogin Spa che si occupa proprio di stoccare materiale nucleare. L'assessore regionale all'Ambiente Matteo Marnati si è detto fiducioso perché il dibattito sembra improntato al meglio: costruttivo e non preconcetto. Così Marnati:

"Ci aspettiamo che Sogin tenga conto di tutte le osservazioni e le proposte tecniche nella successiva elaborazione della Carta nazionale delle aree idonee. Nel prosieguo della procedura che dovrà portare all’individuazione del sito la Regione, come previsto dalla legge e come già avviene da anni, assicurerà l’attività permanente di analisi, controllo e informazione. Il processo deve coinvolgere tutti i soggetti interessati e si svolge nei tempi e nei modi previsti dalla legislazione in vigore. Le osservazioni, che riguardano temi specifici, portano a considerare tutte le 8 aree tecnicamente non idonee".

I criteri per le aree

Resta ora da capire meglio quali siano i criteri utilizzati da Sogin Spa per le aree potenzialmente idonee ad ospitare il deposito nazionale dei rifiuti radioattivi. In Piemonte sono ben 8 le aree individuate: due in provincia di Torino e sei  in provincia di Alessandria. Fra le località piemontesi coinvolte si trovano Castelletto Monferrato, Quargnento, Fubine e Bosco Marengo; ma anche Carmagnola, Mazzé e Rondissone. In Piemonte, però, e precisamente in provincia di Vercelli c'è già un deposito (a Saluggia). Ovviamente le Amministrazione comunali del territorio si sono mobilitate per capire al meglio il tutto e, se del caso, tentare di opporsi al deposito di scorie nucleari in Piemonte.

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