Danno erariale al Comune, condannati l'ex sindaco di Grugliasco Roberto Montà e altre cinque persone
L'ex sindaco: "Per fortuna sono assicurato"
Roberto Montà, ex sindaco di Grugliasco (per ben due mandati), insieme all'ex direttore generale dell'ente, Luca Costantini, e altri quattro dirigenti sono stati condannati a risarcire un presunto "danno erariale" di poco meno di 80mila euro al Comune.
Sono stati, invece, assolti tutti, dalla corte dei conti del Piemonte, i componenti dell'ex giunta comunale (Emanuela Guarino, Luca Mortellaro, Pietro Viotti, Elisa Martino, Gabriella Borio, Raffaele Bianco) e anche l'attuale sindaco Emanuele Gaito (Partito Democratico).
La sentenza della Corte dei Conti è arrivata negli ultimi giorni dell'anno appena concluso, in particolare nella giornata del 29 dicembre 2023.
La vicenda
Il tutto nasce dopo un'ispezione nel 2020 (anno della pandemia) sulle retribuzioni dei dirigenti comunali e da un accertamento delle fiamme gialle in merito al quinquennio 2016-2021. La procura contabile aveva contestato un danno erariale di oltre 765mila euro.
Le parole dell'ex sindaco su Facebook:
"PER FORTUNA SONO SEMPRE STATO ASSICURATO...E' il primo pensiero che ho avuto stamani nel leggere la sentenza di primo grado della Corte dei Conti relativa alla contrattazione collettiva dei dirigenti comunali durante il mio mandato da Sindaco.
Ho apposto in 10 anni migliaia di firme, non sottraendomi MAI alle mie responsabilità e alla c.d. “PAURA DELLA FIRMA”, in particolare durante il COVID.
Oggi scopro che alcune di queste su provvedimenti istruiti e controfirmati dalle strutture tecniche deputate valgono circa 19 mila euro in quanto non sono stato sufficientemente preparato nel cogliere i vizi formali e procedurali della gestione del fondo per la contrattazione collettiva accessoria dei dirigenti.
Sono in parte sollevato perché in un procedimento assurdo erano stati coinvolti anche i miei assessori, per fortuna ad oggi esclusi da responsabilità, di cui buona parte non erano assicurati e avrebbero pagato personalmente.
Sono esterrefatto che in quanto legale rappresentante dell'ente avrei dovuto interpretare al meglio il contratto collettivo nazionale e la giurisprudenza in materia e per questo sono chiamato a risponderne, nonostante la sentenza stessa individui chiaramente altri livelli di responsabilità tecnico amministrativa.
Sono imbarazzato che un lavoro durato 4 anni da parte di ispettori del MEF e Corte dei Conti abbia sancito il valore di aspetti formali, che prevalgono rispetto a quanto loro stessi hanno riconosciuto rispetto al lavoro delle mie amministrazioni nell'ottimizzare le spese di personale e ridurre la dirigenza per fronteggiare i tagli alla spesa pubblica.
La comica finale è che 40 mila euro, questo è quanto dovrebbe essere restituito dal sottoscritto insieme ad un'altra figura dell'ente, basteranno a mala pena per rifondere le spese che il comune dovrà sostenere per pagare le spese legali agli assessori ad oggi giustamente assolti, in quanto è il Comune medesimo che risponde economicamente degli effetti delle azioni della Procura della Corte dei Conti.
L'amara considerazione finale è che anni di lavoro e richieste assurde, ricordo che erano partiti da oltre 800 mila euro, hanno prodotto un risultato pressoché insignificante a livello economico e sostanziale, come se alla fine qualcuno dovesse pagare qualcosa, e che mi lascia personalmente un profondo amaro in bocca.
Ho la coscienza a posto perché so di aver fatto il massimo per garantire efficienza e retribuire correttamente chi ha mandato avanti la struttura in anni complicati.
Ai miei ex colleghi dico solo, assicuratevi, perché questa storia è la straordinaria conferma di una realtà insostenibile e che rende la vita degli amministratori locali un terno al lotto, con lo splendido risultato di allontanare molte persone di valore dall'impegno per i rischi che si corrono.
Finisco il 2023 con questa sentenza, con l'augurio di avere un secondo tempo in cui far valere al meglio ragioni e buona fede per me e per tanti altri che vivono e hanno vissuto queste situazioni".
Mentre l'attuale assessore ai Trasporti, Raffaele Bianco, fa sapere:
"Voglio condividere con voi quella che per me è una fantastica notizia:
la CORTE DEI CONTI mi ha ASSOLTO nel processo che mi vedeva coinvolto nelle more del mio incarico di Assessore presso il Comune di Grugliasco.
Un incubo durato 547 giorni.
Li ho contati uno ad uno, durante le mie notti insonni e durante le mie crisi.
Una sentenza che scagiona me ed i miei compagni di Giunta, una sentenza che farà giurisprudenza e che rimette a posto le cose ed anche le relative responsabilità e competenze.
Il ringraziamento più grande lo devo fare all’Avvocato Nicola Pepe che ci ha creduto fino alla fine e mi ha difeso in una maniera eccellente. L’avvocato Pepe non si è limitato a difendermi ma anche ad abbracciarmi psicologicamente e chiamarmi al telefono per starmi vicino e dimostrarmi affetto, come avrebbe fatto un buon padre di famiglia.
Il secondo ringraziamento lo devo alla mia famiglia e ai miei amici che mi sono stati vicino nonostante le mie agitazioni, i miei silenzi, il mio volermi isolare dal mondo intero.
A loro devo anche delle scuse.
Non so se in questi casi si debba festeggiare ma quando smetterò di piangere dalla felicità e dallo stress accumulato in questi lunghissimi cinquecentoquarantasette giorni, qualcosa lo farò!
Grazie ancora a chi mi è stato vicino, vi voglio bene".