dopo 4 mesi di stop

Da oggi Parigi è (un po') più vicina: ripristinati parzialmente i collegamenti ferroviari con la Francia

Ma per andare dai cugini d'oltralpe bisogna cambiare tre mezzi

Da oggi Parigi è (un po') più vicina: ripristinati parzialmente i collegamenti ferroviari con la Francia
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Oggi, 10 gennaio 2024, dopo quattro mesi di stop a causa della frana nella Valle della Maurienne del 27 agosto 2023 è stato riattivato il collegamento ferroviario di Tgv Inoui tra Italia e Francia. L'idea è quella che Parigi finalmente sia un po' più vicina anche se chi vorrà raggiungere la capitale con il treno si deve mettere l'anima in pace: si tratta di un viaggio non dei più comodi e vediamo perché.

Verso Parigi in treno, bus e di nuovo treno

Il viaggio verso Parigi ora si può fare in treno, ma parzialmente: tra Oulx e Saint-Jean de Maurienne si deve prendere il bus.

I viaggiatori che oggi partiranno verso Parigi prenderanno quindi il treno da Milano (stazione di Milano Porta Garibaldi) alle 14.10, passeranno da Torino (Porta Susa) e poi a Oulx, poi in bus da Oulx a Saint-Jean de Maurienne, dove un Tgv li attenderà per completare il viaggio da Saint-Jean de Maurienne verso Chambéry e Parigi.

Sncf Voyageurs ha già messo in vendita i biglietti dal 10 gennaio al 24 marzo 2024. L’azienda ha però deciso di prorogare la disponibilità dei biglietti, per cui prossimamente saranno presto messi in vendita anche quelli per le date successive al 24 marzo.

Insomma, l'opzione esiste ed è sicuramente un bene anche se, come fa notare qualche utente sotto il post ufficiale di TGV INOUI Italia, non si tratta certamente di un viaggio comodo visto che per raggiungere la Ville Lumière bisogna cambiare mezzo per ben tre volte. Un dettaglio non da poco che potrebbe far desistere diversi viaggiatori.

 

 

La frana

 

La frana si è verificata domenica 27 agosto 2023, durante un'ondata di maltempo che ha investito il Piemonte. I massi e la terra sono caduti sul versante francese precisamente a Maurienne al confine con Bardonecchia e l’alta Valsusa, a pochi chilometri dal Tunnel del Frejus, verso le 16,35, bloccando tutto il traffico in entrambe le direzioni sulla strada provinciale 1006 e sull’A43.
Verso le 17,15, c’è stata la seconda frana, con il crollo di quasi 800 metri cubi di materiale dalla montagna, coinvolgendo l’A43.

 

 

 

 

 

 

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