Una nuova era per la chirurgia mini-invasiva si è aperta alle Molinette di Torino : il 12 settembre la Clinica Urologica (diretta dal professor Paolo Gontero) ha ospitato un evento esclusivo per presentare una tecnologia rivoluzionaria: un robot chirurgico “single-port” di ultima generazione, acquistato grazie al contributo di 2,5 milioni della Fondazione CRT, che conferma il proprio impegno a sostegno dell’eccellenza sanitaria, della ricerca e dell’innovazione tecnologica.
“Avere in Azienda il Robot Single-Port ci permette di offrire ai pazienti cure sempre più sicure, precise e mininvasive, grazie al prezioso sostegno della Fondazione CRT” dichiara il dottor Lorenzo Angelone (Direttore sanitario della Città della Salute e della Scienza di Torino).
Cos’è e come funziona il Robot Single-Port
Il nuovo sistema robotico rappresenta l’evoluzione più avanzata della chirurgia laparoscopica. A differenza dei modelli multi-braccio tradizionali, la tecnologia single-port (o a singolo accesso) permette al chirurgo di eseguire interventi complessi attraverso un’unica incisione di circa 3 centimetri. Da questo singolo punto di accesso, il robot introduce una telecamera flessibile ad altissima definizione e tre strumenti chirurgici miniaturizzati e multi-articolati. Il chirurgo, seduto ad una console ergonomica, manovra gli strumenti con una precisione, una flessibilità ed una stabilità che superano le capacità della mano umana. Il sistema traduce i movimenti del chirurgo in azioni micro-chirurgiche all’interno del corpo del paziente, filtrando ogni tremore e consentendo una visione tridimensionale immersiva del campo operatorio.
A cosa serve e perché è innovativo
La chirurgia robotica single-port rappresenta una nuova frontiera per operare con la massima precisione in spazi anatomici molto ristretti, anche di dimensioni pari ad una pallina da tennis. Questo approccio riduce l’impatto chirurgico sul paziente, limitando l’invasività senza compromettere l’accuratezza del gesto. Una delle sue applicazioni più innovative è la possibilità di utilizzare vie di accesso alternative, rendendo la chirurgia una valida opzione anche per pazienti complessi e plurioperati. La Clinica Urologica delle Molinette vanta già una notevole esperienza in questo campo: il professor Paolo Gontero e la sua équipe hanno condotto circa cento procedure su prostata, vescica, rene ed uretere, utilizzando questo robot, acquisito nell’ambito di un avanzato progetto di ricerca.