Dal 24 gennaio

Cosa non si può fare da lunedì in Piemonte zona arancione

Nonostante il passaggio di colore la classificazione di rischio per il regione scende però da alta a moderata.

Cosa non si può fare da lunedì in Piemonte zona arancione
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Cosa non si può fare da lunedì in Piemonte zona arancione rispetto alle norme già previste in zona gialla.

Il Piemonte in zona arancione

Il Piemonte da lunedì 24 gennaio 2022 passerà in zona arancione, insieme ad Abruzzo, Sicilia e Friuli: lo ha confermato l’ordinanza firmata ieri pomeriggio dal ministro della Salute Roberto Speranza.

Nonostante un quadro complessivo che dimostra sia nella diffusione del virus che nel numero di nuove ospedalizzazioni una situazione in costante miglioramento, il Piemonte ha infatti superato in piccolissima percentuale (0,3% giovedì e 0,2% venerdì) l’occupazione dei posti letto ordinari che seppur di pochissimo superano la soglia del 30% prevista per la zona arancione, accanto alle terapie intensive dove più dei 2/3 dei pazienti ricoverati non è vaccinato e l’occupazione è superiore al 22%.

Dai dati aggiornati al 21 gennaio, in Piemonte oltre i due terzi dei pazienti ricoverati per Covid in terapia intensiva non sono vaccinati (ovvero si tratta di persone che non hanno aderito alla campagna vaccinale o hanno ricevuto soltanto una dose e quindi non hanno completato il ciclo primario). In particolare, sui 142 ricoveri della giornata di ieri 104 riguardano pazienti non vaccinati (76 uomini e 28 donne), 38 sono invece pazienti vaccinati (27 uomini e 11 donne), ma con un quadro clinico serio per patologie pregresse.

Classificazione di rischio

In Piemonte migliora, però, la classificazione di rischio che scende da alta a moderata, confermando il quadro in miglioramento che si sta registrando negli ultimi giorni rispetto all'andamento dell'incidenza e alla percentuale di positività dei tamponi.

Ieri è stato anche il primo giorno in cui in Piemonte ha registrato una riduzione delle nuove diagnosi rispetto ai sette giorni precedenti da fine novembre, quando è iniziata la quarta ondata.

“Andiamo in arancione con una situazione ospedaliera su cui pesano i ricoveri dei no vax, ma con un quadro epidemiologico che in realtà migliora - sottolineano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi -. È il segno che la strada è quella giusta e proprio per questo è importante continuare a correre con i vaccini e mantenere sempre alto il livello di attenzione”.

Cosa si potrà fare da lunedì

L’ingresso del Piemonte in zona arancione da lunedì prossimo per le persone vaccinate non porterà nessuna privazione e ulteriori restrizioni nelle loro attività quotidiane e nella loro socialità. Rispetto alle norme già previste in zona gialla la zona arancione prevede infatti:

Green pass rafforzato obbligatorio (vaccinazione/guarigione)

  • Per accedere ai negozi dei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi (eccetto alimentari, edicole, librerie, farmacie e tabacchi, dove l’accesso è libero)
  • Per praticare sport di contatto all’aperto
  • Per partecipare ai corsi di formazione in presenza

Spostamenti verso altri comuni o fuori Regione con auto propria

  • consentiti solo con green pass base (anche solo tampone), senza green pass invece solo per lavoro, necessità e salute (con modulo di autocertificazione).

La questione principale riguarda dunque gli spostamenti: chi non ha il certificato "rafforzato" infatti potrà spostarsi al di fuori del proprio Comune soltanto per lavoro, necessità, salute o per servizi non sospesi ma non disponibili nel proprio Comune e servirà l'autocertificazione. Restano consentiti invece gli spostamenti da comuni di massimo 5.000 abitanti, verso altri comuni entro i 30 chilometri, eccetto il capoluogo di provincia.

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