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Coordinamento Nazionale No degrado e malamovida: da Torino a Roma per un convegno

Un incontro fondamentale non solo per gli associati, ma anche per le istituzioni e le forze politiche, chiamate a confrontarsi su un tema di crescente impatto sociale

Coordinamento Nazionale No degrado e malamovida: da Torino a Roma per un convegno
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La piaga c'è e attraversa tutto il Paese, a Torino basta nominare Vanchiglia e San Salvario per richiamare immediatamente l'idea di due quartieri che dal giorno alla notte si trasformano completamente in balìa del popolo della notte rendendo la vita dei residenti un incubo.

Malamovida: ripercussioni sui centri storici e la salute delle persone

Schiamazzi, musica, giovani ubriachi e molesti, droga e risse che troppo spesso sfociano nel sangue e al mattino tocca pure fare i conti con il ricordo tangibile di quelle sere: rifiuti di tutti i tipi, dai bicchieri di plastica ai mozziconi di sigarette sparsi un po'ovunque, ma c'è anche chi si ritrova con tracce di urina sul proprio portone o addirittura di sangue se qualcuno ha fatto a botte la notte prima.
Questa la quotidianità con cui ha a che fare chi vive nelle zone della movida torinese e da anni vive, senza poter dormire con pesanti ripercussioni

A cercare di combattere questo scenario c'è Simonetta Chierici che più di 10 anni fa ha fondato il Coordinamento Nazionale No Degrado e Mala Movida portando l'attenzione sul fenomeno della movida selvaggia, intesa come degenerazione del "divertimento", di per sé più che legittima realtà di svago e intrattenimento poi rapidamente degenerato in un palcoscenico di  consumo di alcol a basso costo e droghe in tutta Italia.

Simonetta Chierici, torinese e residente in zona Piazza Vittorio,  in pieno centro di Torino e a due passi dalle ben note via Bava e via Matteo Pescatore, (altro fulcro delle serate dei giovanissimi, anche per la presenza dei minimarket detti "bangla" dove è possibile comprare alcolici con pochi euro) tiene a precisare come il problema riguardi non solo lo stato dei nostri centri storici, ma anche la salute delle persone:

I centri storici (e non solo) italiani sono scempiati, la salute di migliaia e miglia di cittadini è seriamente compromessa ma purtroppo è compromessa anche la salute di migliaia e migliaia di giovani e giovanissimi risucchiati dal mito del "divertimento/movida" laddove sballare di alcol e droga è la regola, con risultati "agghiaccianti" (le cronache ci parlano quasi quotidianamente di "sballati giovanissimi" protagonisti di accoltellamenti, morti, massacri a suon di botte e calci, orrende violenze su ragazze drogate e violentate, incidenti mortali dopo serate di sballo...sempre e drammaticamente protagonisti giovani, giovanissimi, a volte minorenni...). Il business di alcol e droga è gigantesco e lo sappiamo bene, ma noi come Coordinamento Nazionale (rappresentando  ormai migliaia di cittadini in tutta Italia e a Torino) ci battiamo senza se e senza ma, nonostante minacce e intimidazioni, e sennò quale deve essere il senso di un forte impegno sociale? Siamo tutti volontari, profondamente coscienti del tema al quale ci siamo dedicati e, seppur consci delle difficoltà cui andiamo incontro, determinati a "non mollare".

Il congresso a Palazzo Falletti di Roma

Il 29 maggio se ne parlerà a Palazzo Falletti di Roma (Via Panisperna 207), nel corso del Convegno Nazionale del Coordinamento No Degrado e Malamovida. L’evento sarà un’opportunità per analizzare, discutere e proporre soluzioni concrete riguardo alla movida incontrollata e al degrado
urbano.

Da oltre 10 anni, il Coordinamento – con il sostegno di sessanta comitati aderenti – porta avanti la sua missione con determinazione, facendo appello agli articoli della Costituzione per tutelare la salute dei residenti e sensibilizzare i giovani sui rischi legati agli abusi di alcol e droghe.
In particolare, l’articolo 32 afferma che "La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività", evidenziando l’importanza di politiche che proteggano i cittadini dagli effetti negativi del degrado urbano e della movida selvaggia. L’articolo 41, invece, stabilisce che "L’iniziativa economica privata è libera, ma non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà e alla dignità umana", richiamando l’importanza di una regolamentazione adeguata delle attività legate alla movida, affinché non pregiudichino il benessere della comunità.

Un incontro fondamentale non solo per gli associati, ma anche per le istituzioni e le forze politiche, chiamate a confrontarsi su un tema di crescente impatto sociale.

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