Consigliere trans di Piossasco: "Il Green pass non tutela la nostra privacy"
"Avrei preferito un green pass "alias", per sopperire alle lacune di questa norma".
Di: Ottavio Currà
Giupino Suppo è un trans ed è un consigliere comunale eletto nelle file del Pd a Piossasco, comune della seconda cintura di Torino. Da poco tempo ha visto finalmente scritto sul cartellino che indica il suo posto nel Consiglio comunale, il suo nome con cui ora viene salutato, riconosciuto anche se sui "documenti ufficiali" rimane il nome che gli è stato dato alla nascita: Giulia.
Favorevole al green pass
Giupino si racconta in un'intervista al Corriere della sera, edizione di Torino, in cui fa capire di sé, delle sue battaglie portate avanti sino ad oggi.
"Sono favorevole al green pass ma avrei preferito un green pass "alias", per sopperire alle lacune di questa norma ai tempi del Covid-19".
Il politico pone l'accento sul problema delle persone trans che non hanno ancora avuto la possibilità di rettificare i loro documenti e sul fatto che al momento del controllo non ci sarà congruenza tra il loro aspetto e il nome scritto. Una situazione che può provocare imbarazzo, commenti spiacevoli o addirittura insulti.
Quando gli viene chiesto che cosa si sarebbe potuto fare per rendere tutto più agevole, Giupino risponde si sarebbero potute trovare anche altre soluzioni, che però non sono state neppure cercate.
"Purtroppo la tutela delle persone trans interessa poco o non interessa affatto. Per questo non bisogna fermarsi e continuare a combattere".