Consegnato il cantiere del secondo lotto del ripristino strutturale del ponte sulla Dora sulla provinciale 178 ad Alpignano
Il progetto prevede di installare tubazioni in PVC di colore grigio
Comportano un investimento 1,5 milioni di euro, con fondi trasferiti dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, i lavori del secondo lotto del ripristino strutturale del ponte sulla Dora Riparia ad Alpignano sulla Strada Provinciale 178, costruito negli anni ‘30 del XX secolo.
Nella mattinata di lunedì 6 maggio è avvenuta la consegna del cantiere alla ditta che ha in appalto i lavori e che avrà 492 giorni per ultimarli. Durante i lavori non sono previste interruzioni della circolazione sul ponte. Sarà possibile l’istituzione temporanea di sensi unici alternati per brevi tratti del ponte, per consentire l’approvvigionamento dei materiali nelle porzioni interessate dai lavori e per la realizzazione dei ponteggi.
Il primo lotto
Il primo lotto dei lavori, collaudato nell’ottobre 2023, ha riguardato principalmente gli interventi sull’impalcato, con la sostituzione della soletta.
Il secondo lotto riguarda gli interventi sul sistema in elevazione delle arcate, dei piedritti e dei telai, per il recupero della capacità portante del manufatto. Lo scopo è di consentire il transito di veicoli di peso a pieno carico sino a 26 tonnellate, elevabili a 44 tonnellate in caso di transito isolato.
I lavori nel dettaglio
È prevista la manutenzione di tutte le superfici, con l’asportazione di tutte le parti in fase di distacco, la passivazione delle armature, la ricostruzione delle sezioni degradate, la rasatura e la pittura protettiva finale. Il progetto del secondo lotto prevede di realizzare alcuni rinforzi strutturali laddove necessario.
Nel dettaglio, il risanamento delle superfici comporta la spicconatura delle parti lesionate o poco adese, la sabbiatura di pulizia del substrato, il trattamento delle armature metalliche con un inibitore di ruggine, l’applicazione di una mano di emulsione di aggancio a base di resine sintetiche, il ripristino della superficie con malta tixtotropica strutturale antiritiro con resine acriliche, la rasatura e la pittura finale su 1.020 metri quadrati di superficie. Per le parti non risanate con una buona resistenza alla spicconatura, si prevede di procedere alla ravvivatura delle superfici per renderle atte ad essere impermeabilizzate e per ricevere trattamento di ripristino e/o protettivi, con rasatura e pittura finale.
Il rinforzo strutturale con armature integrative è previsto sul alcune pilastrate e su alcuni loro controventi. Si procederà alla idrodemolizione corticale del calcestruzzo ammalorato per uno spessore di almeno 3 centimetri, alla sistemazione e al trattamento delle armature esistenti, al pretrattamento delle superfici di base per l’aggancio del nuovo materiale, all’inserimento di nuove armature longitudinali e staffe, inghisate con resina epossidica, alla ricostruzione della sezione con malta ad espansione controllata additivata con fibre sintetiche, alla rasatura con malta cementizia bicomponente polimero modificata e alla pittura finale.
Gli interventi di rinforzo strutturale con fibre di carbonio sono previsti su alcune pilastrate e su alcuni controventi. Le lavorazioni previste sono l’idrodemolizione corticale del calcestruzzo ammalorato per uno spessore di almeno 3 centimetri, la sistemazione e il trattamento delle armature esistenti, la ricostruzione della sezione con malta ad espansione controllata additivata con fibre sintetiche, l’applicazione di un’emulsione di aggancio, l’applicazione del rinforzo longitudinale e successivamente di quello trasversale, la rasatura con malta cementizia bicomponente polimero modificata e la pittura finale.
Il progetto
Il progetto prevede inoltre la posa in opera di tutti i pluviali, che al momento arrivano al di sotto dell’implacato, in modo da convogliare le acque di piattaforma alla base della struttura, in modo da impedire percolazioni sulle superfici del calcestruzzo. Il progetto prevede di installare tubazioni in PVC di colore grigio.
Sono previste lavorazioni non invasive e rispettose della struttura, consentendo di rendere il ponte percorribile da carichi previsti dalle Linee guida del MIT per la valutazione della sicurezza dei ponti esistenti.