TORINO

Clima in Piemonte: inverni miti ed estati sempre più roventi

Nelle città e in montagna si registrano le maggiori criticità legate ai cambiamenti climatici

Clima in Piemonte: inverni miti ed estati sempre più roventi
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Il clima in Piemonte è cambiato rispetto ai decenni passati. Le estati sono sempre più calde e prolungate e gli inverni sempre più brevi e tiepidi.

Ondate di calore, forti criticità nelle città

L'aumento della temperatura terrestre sta avendo molti effetti negativi sia sulle terre alte che nelle zone di collina e di pianura.

Nelle città e in montagna si registrano le maggiori criticità: nelle prime, complice l'eccessiva impermeabilizzazione del suolo (cemento e asfalto) le temperature sono più alte creando problemi soprattutto dal punto di vista sanitario.

Non solo. Durante i forti temporali (celle temporalesche) la poca permeabilità aumenta i fenomeni cosiddetti di ruscellamento (strade trasformate in fiumi), quindi con enormi ripercussioni sul piano economico e sociale (danni e morti).

Mentre in montagna le alte temperature non favoriscono la precipitazioni nevose e la formazione di ghiacciai, essenziali per l'ecosistema naturale, ma anche per garantire riserve idriche alle zone di collina e pianura durante i periodi primaverili ed estivi.

INTERVISTA DI OTTAVIO CURRA' AL DIRETTORE DI ARPA PIEMONTE

Abbiamo approfondito il tema del clima con il direttore di Arpa Piemonte, Secondo Barbero. 

Direttore, il clima del Piemonte si sta tropicalizzando?

"Intanto diciamo subito che questo inverno appena terminato è stato il nono più caldo degli ultimi 65 anni ma se guardiamo gli ultimi anni sono quelli che si classificano più alti. Gli scenari ci dicono che saranno ancora più caldi per via dell'aumento delle temperature del pianeta. Nel nostro territorio le temperature sono incrementate davvero tanto, ci dovremo quindi attendere oltre ad inverni più miti, delle estati molto, molto più calde rispetto al passato".

Quindi che cosa bisogna fare?

"Ci si sta domandando come rendere i territori e soprattutto le città più resilienti alle ondate di calore. Stiamo lavorando con i Comuni per mappare le aree più calde, vulnerabili e a pianificare interventi di vegetalizzazione per mitigare queste temperature. Oltre al tema dei picchi e alla persistenza del caldo, cerchiamo di mettere a disposizione degli strumenti, dei bollettini che servono anche a livello sanitario".

E' un pericolo il caldo intenso?

"Assolutamente si. Bisogna ricordare che il caldo intenso, prolungato ha degli effetti sulla salute. Le ondate di calore hanno comportato un aumento di mortalità nelle fasce di popolazione più anziane e in quelle malate che non va sottovalutato".

Quali sono le zone del Piemonte che più risentono dei cambiamenti climatici?

"Le terre alte senza ombra di dubbio. Flora e fauna stanno salendo sempre più in alta quota e quindi questo comporta una riduzione di territori disponibili e favorisce una forte competizione tra le varie specie".

L'intervista video verrà trasmessa nel TG di Telecity (canale 10) nei prossimi giorni.

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