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Christian Greco premiato "Torinese dell'Anno 2023" dalla Giunta della Camera di commercio

"Per l’altissimo contributo alla crescita e allo sviluppo del Museo Egizio e, come risultato, al posizionamento turistico e culturale della nostra città"

Christian Greco premiato "Torinese dell'Anno 2023" dalla Giunta della Camera di commercio
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Reduce dalle polemiche e in barba a chi lo voleva fuori dal Museo Egizio, non solo Christian Greco ne esce con una rinnovata stima da parte del mondo intero, ma anche con il premio Torinese dell'Anno 2023.

Se la parola fine sembrava già scritta con le dichiarazioni del Ministro della Cultura che ne aveva ribadito il buon operato ecco che arriva il premio deliberato dalla Giunta della Camera di commercio di Torino, presieduta da Dario Gallina, proprio a lui: il Direttore del Museo Egizio di Torino.

Le motivazioni del riconoscimento

Questa la motivazione del riconoscimento:

Per l’altissimo contributo alla crescita e allo sviluppo del Museo Egizio e, come risultato, al posizionamento turistico e culturale della nostra città, grazie all’indiscutibile competenza ed esperienza in ambito classico, abbinata a capacità manageriali e imprenditoriali indispensabili per il raggiungimento di risultati concreti e misurabili, portati avanti senza tralasciare le missioni proprie delle realtà museali: la cura scrupolosa del patrimonio, l’attività continua di ricerca su scala internazionale e la passione per la divulgazione e la formazione, anche attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie.

La cerimonia si terrà domenica 26 novembre 2023, in concomitanza con il 71° “Premio della Fedeltà al Lavoro e per il Progresso Economico” e la nona edizione dei “Diplomati eccellenti tecnici e professionali”, sempre conferiti dall’ente camerale.

Chi è Christian Greco

Nato nel 1975 ad Arzignano (VI), Christian Greco è Direttore del Museo torinese dal 2014. Formatosi principalmente in Olanda, è un egittologo con una grande esperienza in ambito museale. Ha curato numerosi progetti espositivi in Olanda, Giappone, Finlandia, Spagna e Scozia. Alla guida del Museo Egizio ha sviluppato collaborazioni internazionali con musei, università e istituti di ricerca. Ha al suo attivo corsi all’Università di Torino, di Pisa, di Napoli, della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e della New York University di Abu Dhabi con corsi di cultura materiale dell’antico Egitto e di museologia.  È stato membro dell’Epigraphic Survey of the Oriental Institute of the University of Chicago a Luxor e, dal 2015, è co-direttore della missione archeologica italo-olandese a Saqqara. Al suo attivo ha molteplici pubblicazioni divulgative e scientifiche e numerose partecipazioni a convegni internazionali di egittologia e di museologia come keynote speaker.

Le recenti polemiche di natura politica

Lo ricordiamo: la polemica era nata da un'intervista rilasciata da Maurizio Marrone al Corriere della Sera nel corso della quale l'assessore FdI auspicava la sostituzione del Direttore Christian Greco. Sul caso si era espresso anche il vicesegretario della Lega Andrea Crippa che chiedeva a gran voce le dimissioni del Direttore invocando il Ministro Sangiuliano. Le critiche a Greco si concentravano sulla campagna marketing del 2018 che prevedeva l'entrata gratis al museo ai visitatori di origine araba.

Una promozione che aveva fatto storcere il naso a chi da quella campagna si era sentito offeso ritenendola ideologica e razzista, portavoce di questo pensiero era stata Giorgia Meloni.

Diverse le voci scese in campo per sostenere Greco, una su tutte quelle di Vittorio Sgarbi che aveva ribadito come "Greco fosse inamovibile"e per ragioni super partes che riguardano lo statuto del Museo.

A decidere sulla carriera del Direttore infatti è la Fondazione del Museo Egizio che per prima tra l'altro ha parlato ringraziando e confermando il ruolo del Direttore. Il Ministero quindi, in questo caso, non può nulla.

 

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