Chiusura uffici postali, ecco cosa ne pensano alcuni cittadini
Il Comune: "E' una decisione negativa per i torinesi"
A Torino e provincia sono a rischio chiusura sei uffici postali via Nizza 88 (Torino 55), via Francesco Guicciardini 28 (Torino 13); via Verres 1/A (Torino 78); corso Casale 196 (Torino 53) e via alla Parrocchia 3/A (Torino 54), e uno nel Pinerolese) che servono soprattutto una popolazione anziana.
Situazione complicata, cittadini sul piede di guerra
La soppressione sta mandando su tutte le furie i cittadini che chiedono un potenziamento dei servizi sul territorio.
Il Comune di Torino:
“Siamo molto rammaricati di non aver incontrato la disponibilità ad una rivalutazione né un rinvio dei provvedimenti di chiusura annunciati in attesa di individuare soluzioni che permettano il mantenimento del presidio e servizio sul territorio. Pur comprendendo lo sforzo profuso dalla Società nell’implementazione di servizi alternativi rispetto ai canali tradizionali, riteniamo infatti che la decisione esprima effetti negativi per i nostri cittadini, in particolare i più fragili e non tenga in debita considerazione le specificità del territorio torinese e le conseguenti difficolta negli spostamenti di quei cittadini interessati dalla chiusura di uffici un tempo a loro vicini”.
Le interviste
"E' una vergogna. La posta di via Sacchi a Torino serve una zona amplissima e mi fa molto comoda averla. Le raccomandate fisiche non le posso fare online, quindi è fondamentale. Le poste sono una grande ed importante istituzione da preservare". - fa sapere al nostro giornale un signore
"Se li chiudono è perché hanno un motivo valido, magari per la carenza di personale. Di certo posso dire che è comodo per pagare le bollette". - sottolinea sempre a Prima Torino una signora anziana