Grande successo

Chiude Terra Madre Salone del Gusto: oltre 350mila visitatori a Parco Dora

Una scommessa vinta, una grande festa popolare, gioiosa e all'insegna della pace, intorno al cibo buono, pulito e giusto

Chiude Terra Madre Salone del Gusto: oltre 350mila visitatori a Parco Dora
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Terra Madre Salone del Gusto 2022 chiude, il lavoro di Slow Food continua. Da domani, martedì 26 settembre 2022, gli oltre 3.000 delegati arrivati da 130 Paesi, che per cinque giorni hanno portato a Torino uno spirito di festa, l’entusiasmo per essersi ritrovati in presenza quattro anni dopo l’ultima volta e il desiderio di cambiare il sistema alimentare, torneranno a casa. Rigenerati da un appuntamento che per Torino e l’intero Piemonte è storia, e rafforzati nella convinzione che il mondo possa essere salvato a tavola, con gusto.

Chiude Terra Madre

«Per cinque giorni, a Terra Madre si è fatta politica: alimentare, economica, climatica, sociale» ha dichiarato la presidente di Slow Food Italia, Barbara Nappini. «Terra Madre è una festa popolare, la dimostrazione che il cibo buono, pulito e giusto è un elemento di gioia e un ponte di pace tra i popoli. Ma questa edizione riafferma con forza la consapevolezza che la produzione alimentare è anche uno straordinario strumento di contrasto alla crisi climatica e alle ineguaglianze sociali».

Successo di pubblico: 350mila visitatori a Parco Dora

La 14esima edizione di Terra Madre, organizzata da Città di Torino, Slow Food e Regione Piemonte, è stato un successo di pubblico. In cinque giorni, l’evento ha registrato oltre 350 mila passaggi di visitatori: un pubblico che ha accolto con entusiasmo la scelta di Parco Dora, dando ragione agli organizzatori che hanno voluto parlare di rigenerazione a partire dall’ex area industriale, oggetto di un processo di riqualificazione ancora in atto. L’esperienza acquisita in questa prima volta a Parco Dora rappresenta un prezioso bagaglio che consentirà di mettere a punto, in futuro, un evento ancor più rispondente alle esigenze di pubblico, espositori, partner e organizzatori.

«Ringrazio Slow Food per aver creduto alla scommessa di organizzare questa edizione a Parco Dora che non nasce con la vocazione di ospitare grandi eventi – ha commentato il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo –. Come amministrazione, crediamo all'opportunità di rendere luoghi della città come questo capaci di ospitare manifestazioni importanti. Il bilancio di questi cinque giorni è più che positivo, ma come ogni prima edizione sarà preziosa per correggere quelle pochissime cose che possono essere migliorate: penso, ad esempio, agli allacci elettrici e agli scarichi, e alla segnaletica dei parcheggi».

«I giorni di Terra Madre sono rilevanti dal punto di vista culturale ed educativo – ha aggiunto Matteo Marnati, assessore all’Ambiente della Regione Piemonte –. Vedere così tanti giovani e studenti è importante perché qui non si promuove soltanto il cibo, ma un approccio sistemico a tutte le tematiche che ne derivano, come la crisi climatica che ci troviamo ad affrontare. Il nostro augurio è che la prossima edizione accolga un pubblico ancora più vasto e interessato».

«Sono stati giorni di crescita – ha affermato Marta Messa, segretaria generale di Slow Food – frutto dello scambio di esperienze, buone pratiche e idee. Le comunità arrivate a Terra Madre hanno raccontato la biodiversità del mondo, dimostrando che offre soluzioni immediate e sostenibili. Abbiamo incontrato tanti produttori e agricoltori che ci hanno detto che, prima di conoscere Slow Food avevano perso la speranza: grazie all’evento sono tornati a crederci».

È stata una festa dei giovani e per i giovani: decine di migliaia di ragazze e ragazzi sono stati protagonisti di Terra Madre, hanno condotto conferenze e tavole rotonde, organizzato momenti di formazione rivolti ai coetanei in ambito agricolo, costruito il cartellone delle attività dello spazio di Slow Food Youth Network e dell’Area Giovani Turismo Agricoltura, palcoscenici dell’attivismo e delle politiche rivolte alle giovani generazioni allestito nel cuore di Parco Dora.

Oltre 600 volontari

E giovanissimi sono anche gli oltre 600 volontari che hanno permesso lo svolgimento dell’evento: 270 studentesse e studenti dei licei torinesi Cattaneo, Cottini e Lagrange impegnati come sentinelle ecologiche, 150 alunne e alunni del Gioberti e del Mazzarello che hanno accompagnato i delegati assistendoli anche nelle traduzioni, e oltre 100 ragazze e ragazzi dell’istituto alberghiero Colombatto che hanno messo a disposizione la loro esperienza nei Laboratori del Gusto e in molte altre aree di degustazione. Entusiasmante la grande partecipazione delle scolaresche, con oltre 1000 studentesse e studenti che hanno partecipato agli appuntamenti su prenotazione nel Giardino dell’Educazione, oltre a tutti gli altri che hanno seguito i percorsi a libera partecipazione.

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