TORINO EST

Chieri cambia grazie ai nuovi progetti di rigenerazione urbana finanziati con i fondi PNRR

I fondi sono 2.300.000 euro, 300.000 dei quali sono a carico della Città

Chieri cambia grazie ai nuovi progetti di rigenerazione urbana finanziati con i fondi PNRR
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Mercoledì 10 maggio la Giunta comunale ha approvato due delibere molto importanti per la Chieri del futuro. Si tratta dell’approvazione dei progetti di fattibilità tecnica ed economica relativi all’area dell’ex caserma Scotti e a una parte significativa dell’area dell’ex cotonificio Tabasso.

A breve la Città Metropolitana di Torino procederà alle gare di appalto rivolte alle imprese edili che potranno proporsi anche in raggruppamento temporaneo di imprese e professionisti.

Verranno così avviati i cantieri di due dei quattro progetti finanziati anche grazie ai fondi del PNRR. Infatti, sono già in corso di realizzazione gli interventi relativi al progetto PINQUA e a breve sarà terminato il PATCH-ParcoTessileCHierese.

I due progetti si inseriscono in un programma anche di politiche di partecipazione sociale, incentivando l’occupazione e l’imprenditorialità locale, con il coinvolgimento e il dialogo costante con la cittadinanza e tutti i soggetti interessati. Si tratta di aree di grande interesse perché facilmente raggiungibili in termini di tempo e di infrastrutture. Dal centro di  Torino e da Asti, ad esempio, si arriva in auto in circa trenta minuti.

«Il filo rosso che unisce gli interventi targati PNRR a Chieri, per un valore di circa 20 milioni di euro, è quello della “rigenerazione urbana - spiegano il Sindaco Alessandro SICCHIERO e l’assessora all’Edilizia, Rigenerazione della Città e Lavori pubblici Flavia BIANCHI - Pianificare la città riappropriandoci e rivivendo nuovamente gli spazi, con evidenti miglioramenti nella qualità della vita, con ricaduta nella sfera sociale, economica e ambientale e senza ulteriore consumo di suolo. La rigenerazione non è una semplice ristrutturazione. L’obiettivo è rendere la città più sostenibile e più a misura d’uomo, soprattutto considerando che gli spazi in oggetto sono ubicati in zone centrali della città, consegnando alle future generazioni una Chieri più inclusiva e più vivace».

Il concordo di idee

Per questo motivo il «viaggio» di rigenerazione urbana è incominciato con un concorso di idee per la realizzazione del logo, e del relativo naming, che accomuni i quattro progetti di rigenerazione urbana. Al concorso hanno preso parte gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado di Chieri (Monti, Pascal e Vittone). «Affidare agli studenti la realizzazione del logo - dichiara l’assessora alla Comunicazione e all’Istruzione Antonella Giordano – ci è sembrato il modo migliore per informare e rendere partecipi i giovani di questi importanti progetti che sarà loro compito animare e rigenerare concretamente con le loro idee e il loro impegno».

Gli elaborati saranno valutati a fine maggio da una Commissione formata da autorevoli esperti di design, marketing, comunicazione e urbanistica.

Martedì 6 giugno, in Sala Conceria, al mattino si svolgerà la cerimonia di premiazione del concorso di idee, mentre nel pomeriggio è previsto un momento di presentazione dei progetti alla cittadinanza, alle associazioni, ai commercianti, agli imprenditori e a tutti gli stakeholder interessati alla loro realizzazione

Inoltre, venerdì 23 giugno PATCH-ParcoTessileCHierese ospiterà una delle 15 tappe nazionali della Campagna verso il Congresso Nazionale di Legambiente. Un grande riconoscimento al valore del progetto,  premiato anche dalla Compagnia di San Paolo, e alla scelta che l'Amministrazione ha fatto di trasformare in area verde un importantissimo sito nel cuore di Chieri che in passato invece era destinato a insediamenti edilizi.

Area Scotti

La Caserma intitolata ad Emiliano Scotti è stata sede di depositi militari dal 1942 alla fine degli anni Novanta e usufruiva di uno speciale collegamento ferroviario tra la stazione di Chieri e i depositi.

Il progetto prevede di trasformarla in un "polo della socialità", sede delle associazioni chieresi, immerso nel verde, in un vero e proprio parco in un'area centrale della città, facilmente raggiungibile da Torino grazie al SFM1. Il progetto riguarda il sociale ma anche l’intrattenimento (sarà realizzata una sala polifunzionale) e la ristorazione che sarà gestita da un soggetto del Terzo settore. L’intervento previsto è finalizzato anche alla riqualificazione energetica, rendendo autonomo il complesso, con la realizzazione di un impianto fotovoltaico sulla copertura dell’edificio.

L’importo totale del progetto, redatto dallo Studio MGA4 Mauro Bellora Giuliana Morisano Architetti Associati, ammonta a 5 milioni e 500mila euro di contributo ministeriale e 400mila euro di risorse comunali.

Area Tabasso

L’ex Cotonifico Tabasso rappresenta un tassello importante per la storia della città di Chieri. Situata immediatamente in prossimità del centro storico, l’area ha ospitato uno dei maggiori stabilimenti produttivi del territorio, il cotonificio artigianale “Tabasso”, fondato da Felice Tabasso nel 1872. Negli anni di maggior sviluppo aveva superato i 300 addetti. Anche dal punto di vista architettonico ha rappresentato un pregevole esempio di architettura industriale con raffinate soluzioni di impiego del calcestruzzo armato. Il complesso si estende per un’area complessiva di circa 30.000 m2 su un terreno a forte pendenza, composto da diversi manufatti risalenti a epoche differenti. Attorno agli anni Ottanta l’azienda subì una lenta contrazione della produzione che portò al fallimento del cotonificio Tabasso S.p.a. nel 1995. Nel 1999 il Comune di Chieri acquistò il complesso

L’area ospita attualmente uno spazio culturale e di servizio di riferimento per la città, con la Biblioteca Nicolò e Paola Francone e l’Archivio Storico, gli Uffici delle Poste, il Centro per l’Impiego, il Punto Rete, il Caffè Letterario e spazi dati in uso ad alcune associazioni chieresi (Fondazione di Comunità Chierese, Associazione Area Bene Comune, Banca del Tempo, Amici della Biblioteca, Unitre, Compagnia della Chiocciola, Centro antiviolenza, Orchestra e Coro Musica Manens). Oggi, accanto agli edifici già trasformati, rimangono ancora vasti spazi, alcuni dei quali vengono già utilizzati per eventi socio-culturali e di intrattenimento.

Il progetto di recupero dell’ampia parte ancora in disuso è stato redatto dallo Studio di Architettura Artom e Zanotti. Per la dimensione e le caratteristiche si configura come un vero e proprio progetto di rigenerazione urbana di ampio respiro, che permette di sfruttare al meglio le potenzialità dell’area e di attirare anche investimenti privati

Gli interventi interesseranno l’intero polo ex industriale, ma in tempi diversi.

Si realizzeranno subito spazi espositivi per attività culturali, spazi sociali e per l’integrazione giovanile, spazi per coworking, foresteria, punto di esposizione e degustazione di prodotti dell’enogastronomia del territorio.

Gli interventi successivi, per i quali si cercheranno finanziamenti, prevedono spazi per eventi di intrattenimento e cultura con auditorium e sale, sedi per attività innovative e per la formazione con presenza anche di attività commerciali. Sul tetto a shed originale si prevede un ampio sviluppo di impianti fotovoltaici.

Al momento la Città si è aggiudicata un contributo PNRR di 7.900.000  euro a cui si aggiungono 2.100.000 euro di risorse comunali.

Patch-PArcoTessileCHierese

PA.T.CH., acronimo che in italiano significa “pezza”, è un parco urbano, un’area verde di 10mila metri quadrati, con spazi attrezzati per il gioco e lo sport, che collegherà il Parco dell’area Caselli con il Parco Tepice del Pellegrino. Il sito ospitava in passato l’edificio della ex scuola Angelo Mosso.  Il progetto del PATCH-PArcoTessileCHierese, opera degli architetti Marco Maccagno e Cristina Cassavia, riqualifica a parco pubblico un’area degradata e va ad eliminare un vuoto urbano. Il nome rievoca anche la memoria storica del luogo richiamando l’importanza della città di Chieri per l'arte del tessile, nota a livello europeo fin dal Medioevo soprattutto grazie alla produzione del fustagno e alla coltivazione dell’Isactis tinctoria L., meglio conosciuta come Gualdo, le cui foglie imprimevano alle stoffe la particolare colorazione azzurra tipica del jeans.

L'investimento complessivo è di 850.000 euro di cui 320.000  sono stati finanziati dalla Compagnia di San Paolo.

Pinqua

È un progetto del Ministero per le Infrastrutture e la Mobilità Sostenibili, con l’obiettivo di riqualificare i centri urbani, ridurre il disagio abitativo e favorire l’inclusione sociale. Il macro-progetto prevede:

- la riqualificazione delle facciate del complesso di Via Monti con artwork, del piano pilotis e dell’area verde e sportiva di Via Monti, il tutto allo scopo di rafforzare l’inclusione sociale dei residenti;

- la riqualificazione degli spazi esterni di alcune scuole della città e l’implementazione delle dotazioni digitali e informatiche (Oscar Levi, Quarini, Borgo Venezia, Cucciolo);

- il recupero di un’area comunale oggi a gerbido, per realizzare un giardino, “bidirezionale”, a disposizione delle scuole di Borgo Venezia durante l’orario scolastico, e fruibile da bimbi e ragazzi del quartiere nel resto della giornata;

- la Ciclabile di Via Lombroso e il recupero della palazzina ex Veterinari (di interesse storico, sia sotto il profilo architettonico  sia sotto quello sociale) dove verrà realizzata la cosiddetta Casa Ponte alla Cittadella del Volontariato, ovvero una “casa” per sostenere ed accompagnare il percorso di autonomia di persone disabili dalla propria famiglia di origine.

La rilevanza strategica del progetto consiste nel mettere a sistema le diverse progettualità della zona: sociale, urbanistica, culturale, scolastica.

Gli interventi possono contare su un contributo PNRR di 2.300.000 euro, 300.000 dei quali sono a carico della Città di Chieri.

Sicurezza del territorio

Si stanno completando le opere di difesa idrogeologica, ovvero gli interventi sui cinque rii, finanziati con 2.550.000 euro circa di risorse PNRR. A breve si consoliderà una ulteriore porzione del muro di sostegno del versante lungo corso Buozzi.

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