Chi è Andrea Serra, il giovane responsabile della pizzeria "Viaggio Pizza" che ha scommesso su sé stesso a 28 anni
Tra i suoi obiettivi c'è l'idea di aprire, in futuro, un terzo locale
A Nichelino, alcuni anni fa, per la precisione nel 2016, è stata aperta una pizzeria in un ex negozio di lampadari nella centralissima via XXV Aprile. A far "sbocciare" questa nuova attività (Viaggio Pizza) è stato Andrea Serra, allora 28enne. Sin dai primi giorni è riuscito a farsi notare agli occhi dei cittadini per la sua bravura e il suo carisma.
Noi di Prima Torino lo abbiamo intervistato.
Chi è Andrea Serra
Di Ottavio Currà
Andrea, quando è nata l'idea di aprire una pizzeria?
"Ho lavorato come aiuto pizzaiolo per circa un anno dal mio socio che aveva già una pizzeria d'asporto a Candiolo. Mi sono trovato bene non solo dal punto di vista lavorativo ma anche personale e gli ho chiesto di aprire un'attività insieme su Nichelino. Lui quel giorno mi disse: "Va bene, sono d'accordo ma a patto che la gestione sia tua".
Hai avuto difficoltà a livello economico?
"Abbiamo dovuto chiedere un prestito in banca e fare un mutuo. E' stata un'operazione difficile. Quell'anno le banche erano molto preoccupate nei nostri confronti, dato che ci vedevano molto giovani. Io avevo 28 anni quando ho aperto la pizzeria. Poi, per riuscire ad essere più credibili, abbiamo presentato un progetto e ci hanno dato anche una mano degli archittetti. Abbiamo curato la parte grafica, di comunicazione e siamo riusciti ad ottenere questo prestito".
Quanti dipendenti hai rispetto al passato?
"Siamo partiti che c'era un pizzaiolo, il mio socio, una ragazza, io e avevamo solo 5 tavoli. A distanza di 7 anni, siamo arrivati ad avere 13 tavoli nel periodo invernale e d'estate abbiamo anche un dehor coi cui riusciamo ad arrivare a 100 coperti. Mentre come numero di dipendenti solo su questo punto vendita siamo a 8".
Tu di recente hai aperto un secondo locale a Torino. Lì quanti sono?
"Sono 4 dipendenti e abbiamo 20 coperti. E' piccolo".
E' difficile tenere aperto un locale?
"E' difficile. Dipende se apri per investimento o perchè ci devi lavorare dentro. Il nostro modello è quello vincente perché abbiamo un controllo a 360°: formiano noi i dipendenti, guardiamo gli impasti, i pizzaioli. E' molto impegnativo ma entusiasmante".
Quali sono le aspettative del futuro?
"Visto il periodo, organizzare ed ottimizzare le attuali attività. Successivamente provare ad aprire un terzo locale. Vediamo come andranno le cose".
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