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Che aria si respira vicino alle scuole? Il report allarmante del Comitato Torino Respira

Il 10% delle scuole ha valori di NO2 superiori al limite di legge, tutte hanno rilevato valori sopra i criteri dell’OMS

Che aria si respira vicino alle scuole? Il report allarmante del Comitato Torino Respira
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Non sono risultati rincuoranti quelli presentati dal Comitato Torino Respira. A 5 anni dalla prima edizione della campagna di monitoraggio civico della qualità dell’aria, il Comitato ha presentato i dati emersi dal rilevamento del febbraio scorso con una comparazione con i dati degli anni precedenti.

Il 10% delle scuole ha valori di NO2 superiori al limite di legge, tutte hanno rilevato valori sopra i criteri dell’OMS.

Cittadini coinvolti nel monitoraggio

Il report Che aria tira?  ha coinvolto oltre un migliaio di cittadine e cittadini, decine di scuole e di associazioni e organizzazioni di volontariato della Città Metropolitana e di altre province del Piemonte.

L’edizione 2023, in cui si è monitorato il mese di febbraio, ha potuto contare su 546 risultati utili, che includono indirizzi privati a Torino (tra cui 6 provette installate in corrispondenza delle centraline Arpa per validazione dei risultati), scuole a Torino ( dell’infanzia, primarie, secondarie ed università), in altri comuni della Regione, tra i quali Cuneo, Carmagnola, Alba, Pianezza, Settimo ed altri e un progetto specifico sulla Val di Susa condotto dal Politecnico di Torino.

I dati raccolti,  attraverso i campionatori passivi, riguardano il biossido di azoto, un inquinante pericoloso per la salute umana e precursore del particolato fine (PM10 e PM2,5) e dell’ozono, gli altri due inquinanti per i quali l’aria a Torino è spesso fuorilegge.

I dati risultano in genere sottostimati rispetto ai dati rilevati dalle centraline ARPA nello stesso periodo.

Per la presentazione dei dati cliccare: QUI

Valori raccomandati dall'Oms sempre superati

Il 2019 è stato un anno terribile per la qualità dell’aria a Torino e, se l’anno successivo ha rilevato una diminuzione drastica, gli ultimi 4 anni - dal 2020 al 2023 - la situazione è rimasta stabile con miglioramenti decisamente limitati.

Il periodo 2020-2021 mostra le conseguenze dell’effetto dei blocchi del traffico dovuti al Covid-19. Nel 2022-2023, quando si sono concluse le limitazioni sanitarie, la situazione si è stabilizzata su valori inferiori a quelli tra 2019 e 2020.

Nel 2023, il 14% dei siti misurati hanno rilevato valori sopra i limiti di legge (ossia superano i 40 µg/m3), valore che è quattro volte superiore a quelli raccomandati dall’Oms (10 µg/m3).

Le aree più esposte

Tutti i siti misurati superano il valore raccomandato dall’Oms. Osservando le carte di distribuzione dell’inquinamento, che il Comitato ha realizzato per la prima volta quest’anno, si vedono solo 3 aree con valori di NO2 al di sotto dei 10 µg/m3, limite al di sopra del quale l’OMS indica effetti negativi sulla salute.

Le aree più esposte sono la periferia nord della città e la periferia sud agli ingressi in città.

Le scuole

Nell’area di alcune scuole si conferma persistere una situazione di alto inquinamento. Sono state 26 le scuole che nei 4 anni di rilevamento sono state nella “top 10” delle scuole più inquinate, con valori abbondantemente sopra i limiti di legge: nelle prime posizioni si trovano anche alcune materne: la scuola materna Danilo Dolci di via Reis Romoli - nel 2020 la più inquinata, un'altra materna la De Panis di via Ala Di Stura, con alti valori di inquinamento 3 anni su 4, e ancora una materna la Chagall di via Cecchi, tra le prime 10 più inquinate per 3 anni su 4.
Chiude la classifica un liceo psicopedagogico, il Berti di via Duchessa Jolanda.

Analizzando la media dei valori delle 10 scuole più inquinate nei vari anni, la media dei valori tende leggermente a migliorare nel tempo, ma resta critica.

Per vedere la mappa dei dati 2023 con la panoramica di tutte le scuole cliccare: QUI

Roberto Mezzalama, presidente del Comitato Torino Respira commenta:

Il quadro che abbiamo presentato conferma come il miglioramento della qualità dell’aria si sia praticamente fermato negli ultimi quattro anni e come sia necessario passare ad azioni più decise per tutelare la salute dei cittadini e delle cittadine torinesi. Allarma soprattutto la situazione delle scuole, e per questo invitiamo l’Assessora Foglietta ad accelerare la realizzazione di strade scolastiche e di zone libere dalle auto intorno alle scuole, a partire da quelle che abbiamo individuato come le più critiche. Bisogna poi al più presto andare verso la trasformazione di Torino in “Città 30”, così come già fatto da Bologna e migliorare il trasporto pubblico soprattutto nelle periferie che, oltre ai molti altri problemi, soffrono anche dell’aria più inquinata in città.

 

 

 

 

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