TORINO

Caro energia, Torino spegne i suoi monumenti

Salve (per il momento) le luci d'artista. Rischiano le luminarie di periferia.

Caro energia, Torino spegne i suoi monumenti
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Il caro energia si fa sentire sempre di più con il passare delle settimane. Molte amministrazioni pubbliche, come le famiglie, corrono così ai ripari per fronteggiare questa emergenza "economica".

Torino spegne i suoi simboli

L'amministrazione del capoluogo sabaudo in questi giorni sta varando il piano per ridurre i costi energetici degli edifici pubblici di sua proprietà. Tradotto significa: limitare le accensioni notturne per i monumenti, a partire dalla Mole Antonelliana. Una misura che ha iniziato a fare discutere cittadini e turisti che arrivano nella città dei quattro fiumi per ammirare le sue bellezze.

Salve le "Luci d'artista"

Per il momento (salvo imprevisti) saranno accese le tradizionali "Luci d'Artista" che illumineranno la centralissima via Garibaldi e altre piazze, come piazza Carignano. Rischieranno, invece, le luminarie delle singole circoscrizioni.

La misura che sta facendo discutere di più però è la riduzione che dovrebbe riguardare l'illuminazione notturna delle strade cittadine. Tra le ipotesi al vaglio c'è quello di tenere acceso un lampione sì e uno no in alcuni viali. Su questa decisione dovrà però arrivare il via libera della Questura e Prefettura.

Posticipata l'accensione dei riscaldamenti

È stata posticipata a dopo il 17 ottobre l'accensione del riscaldamento negli uffici pubblici e  in quelli comunali le temperature saranno anche abbassate di due gradi.

Niente luminarie natalizie a Biella

Come detto, il caro bollette spinge anche altri comuni a prendere decisioni drastiche per ridurre i costi energetici che si ripercuotono sui bilanci e sulle famiglie.

L'amministrazione comunale di Biella, ad esempio, ha deciso di rinunciare alle storiche luminarie per le vie del centro città in occasione delle prossime feste di dicembre e di gennaio. A Novara, invece verrà spenta la cupola, simbolo della città.

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