Carmagnola, nuova requisitoria della Procura al processo Carminius-Fenice
Tra gli imputati l’ex assessore regionale del Piemonte, Roberto Rosso di Fratelli d'Italia.
Nella giornata di ieri, mercoledì 1 dicembre 2021, ad Asti, si è svolta la "requisitoria" della Procura al maxi processo «Carminius-Fenice», sulle infiltrazioni della ‘Ndrangheta a Carmagnola e nella provincia sud di Torino e che vede tra gli imputati l’ex assessore regionale del Piemonte, Roberto Rosso di Fratelli d'Italia.
Clima di omertà
Secondo il Pm, in apertura della requisitoria, a Carmagnola ci sarebbe un forte "clima di omertà" dovuto alla presenta di un'articolazione dell'Ndrangheta. Ben 29 gli imputati e 13 per associazione mafiosa con l'accusa di voto di scambio politico-mafioso.
Secondo gli inquirenti, l'ex assessore avrebbe promesso 7800€ in cambio di voti a dei soggetti legati al sodalizio criminale. Nel processo, il gruppo è stato definito come "moderno", capace di fare grandi affari che aveva collegamenti stretti con altre articolazioni sia in Piemonte che in Calabria.
Il Pm Paolo Toso:
"Non ha bisogno dei reati se riesce grazie alla forza di intimidazione ad ottenere lo stesso l'arricchimento parassitario, senza mirare le forze dell'ordine come succede quanto sparo".
Inoltre, secondo la Procura, "le voci di paese", sono da tenere in considerazione, in quanto condizionavano le scelte dei cittadini e limitavano la libertà di azione.
Inchieste coordinate dai pm della DDA
Le due inchieste sono coordinate dai pm della dda Monica Abbatecola e Paolo Toso, sono state unite in un unico dibattimento nel luglio del 2020, su ordinanza del tribunale di Asti. Il collegio è presieduto da Alberto Giannone con i colleghi Bonisoli e Beconi. Alcuni imputati sono in videoconferenza. Mentre, tra le sbarre, in aula, c’è l’imprenditore Mario Burlò, ex presidente di OJ Solution e l'ex assessore.