Cambiamenti climatici ed insediamenti urbani fanno perdere al Piemonte sempre più biodiversità
L'entomologo Curletti: "Qui perse decine di tipologie diverse"
Il Piemonte perde sempre più biodiversità. I cambiamenti climatici, l'uso di sostanze chimiche in agricoltura, gli insediamenti urbani che consumano suolo vergine e distruggono ambientali naturali come i boschi, stanno mettendo a dura moltissimi insetti e microrganismi essenziali per la vita.
I cambiamenti del bosco del Gerbasso
A Carmagnola, nel bosco del Gerbasso, un’area protetta creata dal Museo civico di Storia naturale, sta subendo un profondo cambiamento da ormai diversi anni, che Gianfranco Curletti, entomologo, conosce molto bene. Nel corso della sua carriera ha scoperto oltre 700 specie di insetti in giro per il mondo.
“Anni fa – spiega alla TGR Piemonte Gianfranco Curletti- se andavo in giro in questo bosco, se trovavo 50 esemplari, circa 30-35 appartenevano a specie diverse. Ora andando in giro questi 50 esemplari appartengono solo a 10-15 specie. Quindi c’è un forte calo di biodiversità, nel senso che molte specie si stanno estinguendo”.
La perdita di insetti è definito dagli esperti come un "fenomeno apocalittico". Ogni anno si perdono tra l'1 e il 2 per cento della popolazione mondiale.
L'importanza degli insetti
Gli insetti, a differenza di quanti molti pensano sono, come dicevamo, essenziali per la vita della terra, per la catena alimentare, per l'impollinazione di tantissime piante.
"Ora di parla addirittura di alimentarsi con gli insetti. Però, indipendentemente da quello, l'insetto ha molta importanza nelle nostre culture agrolinamenti. - sottolinea Curletti