NEL CANAVESE

Boom di presenze allo storico carnevale delle arance di Ivrea

L'edizione 2023 è stata definita tra le migliori di sempre: 47 in tutto i carri da getto

Boom di presenze allo storico carnevale delle arance di Ivrea
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Nella giornata di ieri, 19 febbraio 2023, si è svolto (dopo tre anni di stop per la pandemia) il tradizionale carnevale delle arance di Ivrea che, ogni anno, attira tantissimi visitatori da tutto il Piemonte e anche dalle altre regioni vicine. Il getto delle arance nelle piazze della cittadina del Canavese durerà sino a domani, martedì 21 febbraio.

L'edizione di quest'anno è stata definita una dei migliori risultati di sempre. Sono stati, infatti, 19.800 i biglietti venduti e 30.000 i partecipanti.

Un po' di storia...

Le origini del Carnevale d'Ivrea si possono far risalire intorno al XVI secolo, quando la festa veniva gestita, in rivalità fra di loro, dai vari rioni della città (rappresentati dalle parrocchie di San Maurizio, San Lorenzo, Sant'Ulderico, San Salvatore e San Grato). Di quel periodo rimangono oggi alcuni aspetti del cerimoniale, che si sono conservati nel tempo, come la sfilata degli "Abbà" che, a quei tempi, erano verosimilmente dei giovanotti scapestrati e che, nel "mondo alla rovescia" tipico delle feste carnascialesche, assumevano scherzosamente la carica di comandanti della milizia del Libero Comune; oggi il loro ruolo è interpretato da bambini scelti in rappresentanza dei vari rioni. Vi è poi l'innalzamento e abbruciamento degli "scarli", rituale con evidenti richiami alla fertilità, ovvero alti pali di legno interamente ricoperti di calluna secca. Il lunedì di carnevale, l'ultima coppia di sposi del rione dissoda, a colpi di piccone, la terra dove dovrà essere conficcato lo scarlo; il martedì sera – come cerimonia conclusiva del carnevale che cede il passo alla Quaresima - gli stessi Abbà, accompagnati dal corteo, provvedono con le torce ad appiccarvi il fuoco, per farne un falò.
L'antica tradizione dei carnevali rionali, in gran parte del Piemonte, fu poi soppiantata nel 1808 dall'unificazione delle feste, voluta, anche per motivi di ordine pubblico, dalle autorità napoleoniche che governavano la città.
Il Generale, infatti, nasce proprio come una figura carnevalesca risalente a quest'epoca, e cioè rievocando il simbolo dell'autorità municipale, che veste l'uniforme dell'esercito napoleonico e assume simbolicamente i poteri di gestione e di ordine della festa.

La mugnaia eroina del carnevale 2023

In tutto ben 47 carri da getto. Mentre sono settemila gli aranceri (suddivisi in nove squadre). Il tema di quest'anno? Libertà.

Violetta è la mugnaia eroina di questo carnevale targato 2023. Colei che sconfisse il tiranno, regalando libertà. Passa sul cocchio dorato, e dà inizio alla battaglia.

Chi vincerà?

Vincerà chi ha tirato di più e meglio. Vinceranno, inoltre, i carri più belli e le pariglie e quadriglie più suggestive.

FOTO GALLERIA: FACEBOOK

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