"Bangla" fuori controllo, arriva il coprifuoco: no alla vendita di alcolici dalle 21 alle 7
Sono stati più di una quarantina i minimarket chiusi negli ultimi mesi, evidentemente però non è bastato a combattere il degrado notturno
Gli effetti (positivi) li avevamo constatati anche noi passando un sabato sera in Vanchiglia, quartiere di Torino amatissimo dai giovani per la presenza di locali. Qui a inizio ottobre avevamo visto una via Bava deserta, una scena praticamente surreale, all'indomani della decisione di chiudere i minimarket nelle aree della movida.
"Bangla" fuori controllo
Il risultato era stato che la fiumana di ragazzi che di solito si radunava davanti ai cosiddetti "bangla" si era spostata nelle vie limitrofe, in particolare in via Matteo Pescatore, a due passi dalla centralissima Piazza Vittorio, dove ci sono tre locali dove è possibile procacciarsi alcol a prezzi stracciati.
D'altra parte, parliamo di una lotta, quella alla movida incontrollata che degenera fino a creare enormi disagi ai residenti, che non smette praticamente mai e fa per certi versi persino rimpiangere il lockdown a chi nelle zone del divertimento notturno ci vive e lavora e la notte vorrebbe poter dormire.
Una lotta che tra l'altro non riguarda solamente i locali del centro, ma anche i 2mila minimarket sparsi in tutta Torino, dove è possibile comprare birre, vino e superalcolici direttamente in bottiglia e berseli sul marciapiede con immaginabili conseguenze per chi nelle vicinanze di uno di questi negozietti ci vive.
Arriva il coprifuoco
Sono stati più di una quarantina i minimarket chiusi negli ultimi mesi, ma non è bastato a combattere il degrado notturno ed ecco allora la nuova soluzione che ha in mente il Comune.
Un’ordinanza che da gennaio prevederà un coprifuoco dalle 21 alle 7 alla vendita di lattine e vetro per limitare le proteste del vicinato.
L'ordinanza predisposta dagli assessori al Commercio, Paolo Chiavarino, e alla Sicurezza, Marco Porcedda, è stata presentata in commissione, poi si attende il passaggio in Giunta, che potrebbe arrivare entro Natale.
La misura è stata pensata su sollecitazione delle Circoscrizioni nelle aree più critiche della città (in particolare la 6 e la 7). Da piazza Santa Giulia a corso Giulio Cesare, da piazza Derna a piazza Galimberti, sono i luoghi di aggregazione in cui è più alta la concentrazione di mini market.
L'obiettivo è rendere operativo il divieto, in via sperimentale, per tutto il 2025.