TORINO E PROVINCIA

Banda larga per i rifugi in alta quota: contro il digital divide un contributo di 41mila euro

Nell’ambito del percorso partecipativo per l’elaborazione del Piano strategico metropolitano è stata effettuata una ricognizione su tutti i Comuni del territorio

Banda larga per i rifugi in alta quota: contro il digital divide un contributo di 41mila euro
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Rifugi in alta quota connessi nel territorio dell’Unione Montana Valli di Lanzo, Ceronda e Casternone grazie a un contributo di 41mila euro della Città metropolitana di Torino. Il provvedimento fa parte di un finanziamento, approvato nel mese di luglio, che ha destinato 200mila euro di contributi ai Comuni per la riduzione del digital divide.

Chi ne beneficerà

Ne beneficeranno il rifugio Daviso ( 2.280 slm); il rifugio Gastaldi ( 2659 slm); il rifugio Cibrario (2616 slm); il rifugio Tazzetti ( 2642 slm) e il rifugio Vulpot (1805 slm) grazie a un intervento che sfrutterà la riattivazione della dorsale in fibra ottica lungo la tratta ferroviaria Torino-Ceres, di proprietà delle stesse Unione Montana, per un costo complessivo di poco superiore a 50mila euro, di cui 41mila a carico di Città metropolitana e per la restante parte dell’Unione Montana.

Il contributo

Il contributo fa parte di una strategia messa in atto da diversi anni dalla Città metropolitana finalizzata all’abbattimento del divario digitale: fra i principali interventi realizzati da ricordare il “Progetto banda larga Patti Territoriali”, finanziato attraverso la rimodulazione delle risorse del Patti Territoriali del Canavese, del Pinerolese, del Sangone e della Stura.

Il controllo del territorio

Nell’ambito del percorso partecipativo per l’elaborazione del Piano strategico metropolitano è stata effettuata una ricognizione su tutti i Comuni del territorio, in seguito alla quale sono pervenute segnalazioni puntuali di aree non coperte dal servizio internet ed esigenze o criticità nell’erogazione dei servizi di connessione, in particolare rispetto ai “presidi” territoriali (municipi, scuole, sanità, ecc.) e per le attività produttive.

È stato quindi condotto uno studio di fattibilità, in collaborazione con il Csi, grazie al quale è stata stilata una lista degli interventi e nel 2021 è stato stanziato un primo contributo di 500mila euro; nel luglio di quest’anno è stato deliberato un secondo stanziamento di 200mila euro per contributi in conto capitale ai Comuni per un ulteriore potenziamento infrastrutturale del collegamento alla banda larga. Per i prossimi contributi, per i quali la Città metropolitana sta attivando un accordi quadro con i Comuni, verrà mantenuta alta l’attenzione alle zone montane.

“Garantire anche alle strutture turistiche ricettive la connessione” rileva la consigliera delegata alle attività produttive della Città metropolitana di Torino Sonia Cambursano “ha molteplici significati, che vanno dalla più ovvia, il miglioramento della qualità dei servizi ai turisti, alla sicurezza, alle facilitazione nei rapporti con il mondo esterno degli stessi gestori, che operano in un ambiente difficile e isolato. Non si può pensare oggi che il territorio montano, che è un valore aggiunto per tutta la Città metropolitana, sia svantaggiato rispetto ai centri urbani”.

 

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