Avances dal comandante dei vigili, la sindaca: "Basta ad atteggiamenti ossessivi nei miei confronti"
Lovera avrebbe alimentato la voce di una relazione per avvantaggiarsi come funzionario con condotte che hanno prodotto favoritismi e irregolarità
A Bardonecchia è diventato un caso di cui tutti parlano: le avances subite dalla sindaca Chiara Rossetti (54 anni) e la denuncia che ne è seguita al comandante dei vigili urbani Alessandro Lovera (52 anni).
Vittima di attenzioni ossessive
A spingere la sindaca a "fare quel che andava fatto" è stato un susseguirsi di atteggiamenti pressanti e indesiderati. Chiara Rossetti che, oltre a fare il sindaco, è anche una docente di liceo, una moglie e una mamma ha ribadito che la sua denuncia vuole anche essere un esempio per altre vittime di "attenzioni ossessive".
Di tutt'altro pensiero è l'ormai ex comandante dei vigili che rifiuta di essere etichettato come un molestatore sottolineando che con il sindaco c'era un rapporto di cordialità fatto sì di baci, ma come di quelli che si danno per commiato.
Strusciamenti, toccatine e baci sulla guancia
Proprio il bacio sulla guancia, insieme ad altri comportamenti descritti come "toccatine", "strusciamenti", baci forzati e messaggi come "sei stupenda", hanno suscitato nella sindaca un forte stress, costringendola persino, in un'occasione in particolare, a sfuggire alle attenzioni di Lovera, barricandosi prima in ascensore e poi nel suo ufficio in attesa dei carabinieri.
La situazione è particolarmente delicata, in primis perché si tratta di atteggiamenti che, seppur fastidiosi e prevaricatori, erano particolarmente equivocabili, tanto che persino Chiara Rossetti all'inizio non riusciva a decifrare quelle attenzioni così pressanti nei suoi confronti. Ma anche perché la piega di questa storia ha preso un altro risvolto che riguarda l'attività amministrativa.
Il doppio risvolto
Secondo la Rossetti, infatti, Lovera avrebbe alimentato la voce di una relazione per avvantaggiarsi come comandante dei vigili, con condotte che hanno prodotto favoritismi e irregolarità che ora stanno venendo fuori anche dagli accertamenti della Procura.
L'ex comandante è infatti indagato, insieme ad altre 5 persone anche per peculato, per l’uso privato di due monopattini del Comune, e per una presunta truffa all’assicurazione per aver falsificato elementi di prova in un incidente in cui era rimasto coinvolto un suo parente.