Aumentano i costi dei biglietti e titoli occasionali del Gtt
Andrea Russi, capogruppo M5s in Consiglio comunale: "La giunta Lo Russo dopo aver aumentato ai torinesi tutte le tasse aumentabili (Irpef, Tari, Cosap), ora aumenta anche i biglietti GTT e le strisce blu"
Aumentano le tariffe dei biglietti del trasporto pubblico locale di GTT di Torino. Una doccia fredda che toccherà tutti coloro che usano i mezzi pubblici anziché l'auto privata.
Gli aumenti
L'aumento riguarderà i biglietti singoli e titoli occasionali resteranno, invece, invariati i prezzi degli abbonamenti settimanali, mensili e annuali.
Il biglietto cartaceo passerà da 1,70 euro a due euro, mentre quello digitale passerà da 1.70 a 1,90 euro. Il multicity, cioè il carnet da sei biglietti da cento minuti, passerà da dieci euro a 11,80 euro. La formula daily, che consente un numero illimitato di corse nel giorno in cui viene validato, da 3 passerà a 4 euro per il digitale, e da 4 a 4,5 per il cartaceo. Multidaily, il carnet da 7 biglietti giornalieri anche non consecutivi, aumenterà infine da 17.50 a 21 euro.
L'abbonamento "settimanale", come detto, rimarrà a 12 euro, il mensile 38 euro, l'annuale 310 euro. Per chi ha meno di 26 anni, ovvero 25 euro per l'abbonamento mensile, 258 euro per l'annuale.
Strisce blu
La tariffa oraria smart passerà da un 1euro a 1,2 euro, quella ridotta da 1,30 a 1,50, l'ordinaria da 1,50 a 1,7 e, infine, quella per la zona centrale da 2,50 euro a 2,80. Non cambiano le tariffe per gli abbonamenti sosta dei residenti.
Andrea Russi, capogruppo M5s in Consiglio comunale a Torino:
Dopo aver aumentato ai torinesi tutte le tasse aumentabili (Irpef, Tari, Cosap), ora aumenta anche i biglietti GTT e le strisce blu. Nel 2018 la giunta Appendino aumentò la durata degli stessi e ne estese la copertura a tutta la rete. Lo Russo oggi invece si limita a mettere le mani nelle tasche dei torinesi. E chi ci rimetterà di più sono i cittadini più fragili, visto che l’aumento dei biglietti cartacei (2€) sarà maggiore di quelli digitali (1,9€) e chi usa i biglietti cartacei sono soprattutto persone anziane. Una vera e propria ingiustizia.
Lo Russo, nel 2019, chiese le dimissioni dell’assessora La Pietra per l’aumento dei biglietti e per la mancata realizzazione del sottopasso di Piazza Baldissera. Oggi è lui ad aver aumentato i biglietti, aver rinunciato al sottopasso di Piazza Baldissera e, come se non bastasse, ad aver aumentato la tariffa oraria delle strisce blu in tutta la città. Un vero e proprio salasso. Chiederà scusa per le cialtronerie dette in questi anni o, più semplicemente, si dimetterà lui stesso? Purtroppo nessuna delle due. Cari torinesi, l’incubo è solo iniziato. Speriamo solo finisca il prima possibile".
Sindacati: "Aumenti su Gtt Torino, rincari indiscriminati, l’azienda deve restare pubblica"
Cgil Cisl Uil di Torino ribadiscono "la propria contrarietà all’aumento dei costi delle corse e dei parcheggi a pagamento. Aver mantenuto inalterato il costo degli abbonamenti risponde alle richieste avanzate dalle Organizzazioni sindacali per tutelare le fasce più deboli, così come il mantenimento del costo del biglietto per chi ha redditi bassi o si trova in stato di disoccupazione. È stato detto che l’aumento dei costi ha la finalità recuperare risorse a fronte di un significativo disavanzo di GTT. Prima di aumentare biglietti e costi per le soste, sarebbe stato opportuno esigere le risorse dai “ristori” Covid stanziati dal Governo Draghi e dalla Regione, per un totale di 24 milioni (10+14). Quanto ai rincari dei costi delle soste, che riteniamo indiscriminati, sarebbe opportuno prevedere almeno una differenzazione nelle zone in prossimità di ospedali e, a garanzia dei residenti, in quelle sottoposte a lunghi lavori di ristrutturazione. Inoltre, si ritiene inderogabile un confronto approfondito con i rappresentati dei lavoratori sul risanamento e sul piano industriale di GTT. Condividiamo la visione volta al mantenimento di un’azienda a carattere pubblico, dotata di livelli occupazionali adeguati.Auspichiamo che nei prossimi incontri con gli assessorati, questi temi siano approfonditi e affrontati con chi rappresenta lavoratori e bisogni sociali diffusi".