TORINO

Attivisti per il clima riuniti al parco degli Artiglieri per impedire la costruzione del supermercato

I giovani ambientalisti hanno occupato per protesta l'ex caserma Lamarmora

Attivisti per il clima riuniti al parco degli Artiglieri per impedire la costruzione del supermercato
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Nella giornata di ieri, mercoledì 26 luglio 2023, gli attivisti per il clima hanno iniziato il secondo Climate Social Camp torinese (la prima edizione si era svolto al parco della Colletta) che prevede seminari, workshop e assemblee pubbliche sulle tematiche ambientali.

L'obiettivo degli attivisti

L'obiettivo degli attivisti dei Fridays For Future arrivati da tutto lo stivale e da altri paesi del pianeta è impedire la cementificazione, in particolare la costruzione di un nuovo supermercato Esselunga al posto del parco Artiglieri della montagna, un piccolo polmone verde (oggi più che mai prezioso contro le isole di calore e l'inquinamento), ubicato a pochi passi dal palazzo di giustizia di Torino.

I giovani ambientalisti hanno occupato per protesta l'ex caserma Lamarmora costruita molti anni fa proprio di fronte all'area verde, destinata ad ospitare gli uffici amministrativi del nuovo ennesimo supermercato.

Consumo di suolo

La superficie totale di suolo consumato in Piemonte aggiornata al 2021 è di circa 169.655 ettari, pari quindi al 6,7 % della superficie totale regionale (circa 2.540.000 ettari).

Il valore percentuale risulta inferiore al dato nazionale, che si colloca al 7,1 % e tra i più bassi del nord-Italia ed in particolare rispetto alle regioni confinanti di Lombardia (12,1%), Emilia Romagna (8,9%), e Liguria (7,2).

Torino è la città in cui si consuma maggior suolo (65%), seguono Napoli (63,3%), Milano (58,3%), Padova (49,6%) e Monza (49,4%). La media nazionale, considerando tutto il territorio italiano, è 7,13%.

In termini assoluti, la Città Metropolitana di Torino con oltre 58.359 ettari di superficie consumata è la provincia con il valore più alto, seguita nell’ordine da Cuneo (36.477 ettari), Alessandria (25.164 ettari), Novara (14.862ettari), Asti (10.935 ettari) Vercelli (10.332 ettari, Biella (7.223 ettari) e in ultima posizione dalla provincia del Verbano Cusio Ossola, con un valore di quasi un ordine di grandezza inferiore rispetto a Torino (circa 6.303 ettari).

Sempre la Città Metropolitana di Torino si conferma quindi come l’area che, complessivamente, contribuisce maggiormente al fenomeno di consumo regionale incidendo per il 34,4 % seguita da Cuneo (21.5%), Alessandria (14.8%), Novara (8.8%), Asti (6.4%) e Vercelli (6.1%), Biella (4.2%) e Verbano Cusio Ossola (3.7%).

Analizzando invece i valori percentuali di ciascuna provincia (calcolati rispetto alla superficie totale provinciale) risulta che la provincia con il valore più elevato è quella di Novara che, con circa l’11,1 % di suolo consumato, supera Torino al 8,5%. Al terzo posto si colloca invece la provincia di Biella (7,9%), seguita in ordine da Asti (7,2%), Alessandria (7,1%), Cuneo (5,3%), Vercelli (5%) e VCO (2.8%).

La distribuzione del suolo consumato percentuale su base comunale indica che il 27,1% dei comuni piemontesi (320 comuni) ricade nella classe con percentuale di consumo maggiore al 9%il 22,7% (268 comuni) con percentuale maggiore/uguale al 10% e il 4.1% (49 comuni) con percentuale consumo maggiore/uguale al 20%. Risalta la Città Metropolitana di Torino dove 6 comuni hanno una percentuale di consumo maggiore/uguale al 40% e 3 al 50%. 

 

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