Atp a Torino fino al 2027: nessuna conferma dalla Federazione italiana del tennis
I motivi per sperare che il torneo di tennis si fermi in città per almeno altre tre edizioni non mancano, eppure l'invito è di non dare nulla per scontato...
Atp sotto la Mole fino al 2027: prima la notizia circolata su alcuni giornali, poi il dietrofront dagli organi ufficiali. Non c'è nessuna conferma che il torneo di tennis resti in città per altre 3 edizioni dopo quella del 2024, anche se è proprio quella la speranza, visto i recenti numeri da capogiro, ovvero 175.403 biglietti venduti ed un impatto economico di 306,3 milioni.
Il dietrofront di Angelo Binaghi
La doccia fredda per Torino è arrivata durante la conferenza conclusiva degli Internazionali di Roma dove il presidente della Federazione italiana del tennis Angelo Binaghi ha chiarito, ribandendo alla stampa:
Non c'è nulla di nuovo per quanto riguarda le ATP Finals di Torino, stiamo cercando con il Governo e gli sponsor di raccogliere tutte le migliori energie e risorse per cercare di tenere il torneo, ma tutte le notizie emerse oggi sono destituite di fondamento
2025 resta l'edizione finale
Per il momento conviene pensare al 2025 come l'edizione finale delle Atp Finals a Torino. Poi chissà. Le ragioni per prolungare almeno di un paio d'anni (ma si parla anche del 2030) il torneo sotto la Mole ci sono: in primis sarebbe un modo per risarcire la città della prima edizione del 2021, ancora fortemente condizionata dalla pandemia: con eventi a capienza ridotta e pochi arrivi dall'estero, in secondo luogo sarebbe il giusto riconoscimento per la straordinaria risposta del territorio che per una settimana si dedica completamente all'evento.
I numeri del 2023
Mentre Torino si scalda per l'edizione 2024 dal 10 al 17 novembre, impossibile non pensare con orgoglio all'edizione passata, vinta ancora una volta da Djokovic, ma in cui è esplosa la Sinner-mania. Lui e gli altri giganti del tennis mondiale, da Alcaraz a Tsisipas, sono attesi a braccia aperte dai torinesi per quest'anno e almeno fino al 2025, visto che del futuro non v'è certezza.