Amazon di Torrazza Piemonte, i lavoratori: "Vogliamo lavorare sui tre turni"
I sindacati: "L’azienda, a fronte delle nostre richieste, ha scelto di venirci incontro proponendoci tre tipologie di orario: due sui tre turni e una sui cinque turni"
Il mondo è stato rivoluzionato dall'e-commerce che ha cambiato radicalmente le nostre abitudini sul fronte degli acquisti. Negli ultimi anni c'è stata una vera esplosione delle piattaforme digitali come Amazon, che sono diventate veri e propri colossi economici. La crescita di fatturato per queste aziende ha permesso la creazione di nuovi posti di lavoro sui territori di tutto il globo, con investimenti importanti soprattutto in termini di risorse umane.
La crescente domanda di prodotti vari acquistati attraverso la rete web ha spinto il colosso di Amazon ad organizzare il lavoro in un certo modo per riuscire a coprire le richieste degli utenti.
Le richieste dei lavoratori della sede di Torrazza Piemonte
I lavoratori della sede Amazon di Torrazza Piemonte, nel Torinese, da tempo chiedono di lavorare su tre turni anziché su cinque. L'idea voluta dal colosso dell'e-commerce non era piaciuta sin da subito ai lavoratori e nel corso delle settimane, è cresciuto il malcontento.
I sindacati:
«L’azienda, a fronte delle nostre richieste, ha scelto di venirci incontro proponendoci tre tipologie di orario: due sui tre turni e una sui cinque turni. - spiegano i sindacati – Lunedì 27 marzo abbiamo svolto tre assemblea sindacali, circa con 800 dipendenti. A loro abbiamo illustrato le opzioni e, dopo un altro sondaggio, abbiamo visto che l’opzione preferita è la seconda sui tre turni, vale a dire il ritorno ai turni classici (6-14, 14-22 e 22-6) con la possibilità di richiedere di non effettuare mai un turno. Faccio un esempio: un dipendente sui tre turni può chiedere all’azienda di non effettuare mai il pomeriggio. L’azienda, a fronte delle richieste raccolto, accoglie la proposta e questo lavoratore farà sempre mattino e notte. L’unica eccezione è per i periodi di picco: in questo caso Amazon ci ha comunicato che potrebbe non riuscire a garantire questo “permesso”, si tratterebbe dunque dei mesi di Black Friday e Natale. Ma ne eravamo consapevoli e anche i dipendenti hanno compreso. Nei prossimi giorni incontreremo anche gli altri lavoratori. Al termine di questi, torneremo a dialogare con l’azienda per trovare la soluzione finale».
L'intervento di Amazon
La società Amazon spiega:
"In Amazon privilegiamo da sempre un rapporto aperto e diretto con i dipendenti. In un’ottica di continua innovazione abbiamo introdotto, nel settembre dello scorso anno, un progetto pilota per un nuovo modello di rotazione su cinque turni per il centro di distribuzione di Torrazza Piemonte. Dopo un periodo di prova abbiamo chiesto ai nostri dipendenti un riscontro in merito. Abbiamo ascoltato le loro richieste, opinioni e suggerimenti, anche tramite i loro rappresentanti ed abbiamo quindi elaborato delle proposte di nuovi modelli di turnazione che abbiamo condiviso in questi giorni con le rappresentanze sindacali di sito. Tra le varie proposte, quella che è stata maggiormente apprezzata dai dipendenti combina una rotazione su tre turni con elementi di flessibilità. Oltre agli strumenti già consolidati che consentono di scambiare un giorno lavorativo con un giorno di riposo e viceversa, oppure di scambiare il turno di una intera settimana con quello di un altro o un’altra collega, ora i dipendenti potranno, a seconda delle proprie esigenze personali, posticipare o anticipare il proprio turno usufruendo di due nuove fasce orarie, una con inizio alle 10.15, la seconda con inizio alle 19.00".