All'ospedale di Ciriè era vietato abortire... ora il cambio di rotta
A partire dal 15 febbraio sarà organizzata la presa in carico delle donne che richiedono l’interruzione volontaria di gravidanza.
All'ospedale di Ciriè, dove era vietato abortire, dal 15 febbraio sarà riorganizzata la presa in carico delle donne che richiedono l’interruzione volontaria di gravidanza. Qui tutti i medici erano obiettori.
Anche all'ospedale di Ciriè garantito l'aborto
Dal prossimo 15 febbraio le donne potranno abortire anche all'ospedale di Ciriè. Nella struttura, infatti, nove ginecologi su nove in organico si sono dichiarati obiettori. Ora la direzione dell'AslTo4 ha deciso di intervenire riorganizzando i servizi e permettendo così anche l'interruzione di gravidanza, sia chirurgicamente sia con la pillola RU486.
In relazione al già avviato processo di revisione delle attività del Dipartimento Materno-Infantile e al fine di uniformare i servizi assistenziali presenti sul territorio dell’ASL TO4 - scrive in una nota l'azienda - a partire dal 15 febbraio sarà organizzata la presa in carico delle donne che richiedono l’interruzione volontaria di gravidanza (farmacologica e chirurgica) presso il Presidio Ospedaliero di Ciriè. Questo servizio si aggiunge a quelli già presenti presso gli Ospedali di Ivrea e di Chivasso che, fino ad oggi, hanno garantito la prestazione all’interno dell’ASL, con l’obiettivo primario di tutela della maternità e della salute della donna.