Ai neogenitori di Torino piace il doppio cognome, ma manca una legge attuativa
Nel 93% dei casi il primo è comunque sempre quello paterno
A Torino il 13% in media dei neogenitori sceglie di dare il doppio cognome ai figli.
La ricerca dell'Università
Lo ha reso noto una ricerca dell'Università che ha preso in esame 8.650 atti di nascita registrai in Comune, nei mesi successi alla sentenza della Corte Costituzionale del 2022 che ha reso illegittima la trasmissione automatica del cognome paterno come avveniva prima c'è stata un'impennata con un picco del 17% registrato a ottobre del 2022.
Nel 93% dei casi di doppio cognome il primo è comunque sempre quello paterno. I dati variano a seconda della nazionalità, stato civile e contesto sociale dei genitori.
Le differenze tra famiglie e tra quartieri
In caso di madri sposate il doppio cognome è scelto dall'8,9% , con madre nubile dal 16% e madre divorziata dall'11,8%. Inoltre quando i genitori sono entrambi italiani il dato è del 13%, entrambi stranieri l'11%, con madre italiana e padre straniero il 19,7%, con madre straniera e padre italiano 9,9%. Quanto alla diffusione territoriale si registra un'ampia variabilità a seconda dei quartieri, con percentuali alte in centro e in pre collina, con le percentuali più basse in periferia, in particolare in zona Vallette, Continassa, Rebaudengo e Madonna di Campagna.
Manca però una legge attuativa che eviti di perdersi nella burocrazia soprattutto per casistiche particolare come quelle di famiglie con figli nati prima e dopo la sentenza.