Agricoltori e allevatori sotto il Comune di Torino per dire "no" ad un'agricoltura fantasma
La guerra in Ucraina ha avuto sinora un grande impatto sui prezzi in tutti i campi: dal vetro al carburante. Dal grano al latte.

Gli agricoltori e gli allevatori nella giornata di ieri, domenica 10 aprile 2022, si sono presentati davanti a Palazzo di Città, a Torino, per informare i cittadini e far pressione sulla politica affinché non ci siano, nei prossimi mesi, chiusure di aziende agricole in Piemonte, a causa dell'aumento dei costi dell'energia e delle materie prime.
CIA: "Non vogliamo un'agricoltura fantasma"
La preoccupazione degli iscritti alla Confederazione Italiana Agricoltura, (che ieri ha distribuito gratis cartoni di latte ai banchi del mercato allestito sotto il Comune) è che non si arrivi, come abbiamo detto, alla chiusura di nessuna azienda piemontese.
La guerra in Ucraina ha avuto sinora un grande impatto sui prezzi in tutti i campi: dal vetro al carburante. Dal grano al latte.
A fare da sfondo alla protesta è stato uno slogan: "Non vogliamo un'agricoltura fantasma".
"Il rischio grave che vogliamo scongiurare è la chiusura di alcune aziende. In questo momento - fa sapere alla TGR PIEMONTE Stefano Rossotto, presidente Cia Agricoltori delle Alpi - il problema è che chi fa latte decida di macellare i propri capi e andremo a perdere così un patrimonio importantissimo".