Aggressioni sui treni: arriva la bodycam sulle divise del personale di Ferrovie dello Stato
Si tratta di una sperimentazione resa necessaria da un contesto che è sempre più critico

Minacce, aggressioni verbali e fisiche nei confronti del personale di Ferrovie dello Stato sono ormai all'ordine del giorno sui treni. Ora però gli operatori di Fs avranno uno strumento sul quale contare: bodycam addosso alle divise.
Una nuova forma di tutela
Quella che sta per partire è una sperimentazione (in avvio in Piemonte dopo Liguria, Puglia e Toscana) che verrà poi valutata in base ai risultati resa necessaria a causa di un contesto sempre più critico, una forma di tutela che prevede che qualora ci siano segnali aggressivi, l'operatore ferroviario informi il pendolare di essere in procinto di iniziare la sua videoregistrazione.
Il gruppo Fs informa che "al termine del periodo di sperimentazione, previsto tra quattro mesi, verrà somministrato un questionario agli operatori coinvolti per raccogliere feedback sull’esperienza e valutare eventuali sviluppi futuri dell’iniziativa".
La questione della privacy
Per quanto riguarda la privacy bisogna sottolineare che l’operatore non potrà mai accedere alle immagini che registra. La telecamera sarà generalmente spenta e verrà accesa esclusivamente nel momento in cui c’è una situazione di pericolo e di crescita della conflittualità. Le immagini verranno criptate e il personale che potrà visionare queste immagini sarà diverso dall’operatore che ha attivato la bodycam.
Tutti gli accessi saranno tracciati e loggati. Il destinatario dei video sarà solamente il personale di polizia giudiziaria che le richiederà in caso di minacce e aggressioni.
Inoltre, sui treni saranno presenti tabelloni informativi che segnaleranno ai viaggiatori la presenza di personale con bodycam.