"Affaire Tav": da Parigi la notizia del rinvio dei lavori al 2043, poi la smentita
Per il momento non sarebbero state prese decisioni in merito
L'"affaire Tav"che ha visto momenti, se non di tensione almeno di incomprensione, tra Italia e Francia sembra essere arrivato ad una soluzione.
Si era appresa, infatti, in questi giorni la decisione da parte della Francia di voler far slittare la tratta a dopo il 2043 per motivi di costi.
La smentita da parte di Parigi
Ma subito dopo la diffusione della notizia, accolta con grande preoccupazione dal ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, che nel frattempo aveva chiesto maggiore chiarezza a Parigi e il rispetto degli accordi presi, è arrivata la smentita dal ministro dei Trasporti francese Clément Beaune: per il momento non sarebbero state prese decisioni in merito al rinvio dei lavori.
Insomma la notizia sarebbe in realtà legata non a una decisione già presa, ma bensì ad un rapporto indipendente consegnato al governo.
Certamente la possibilità che la Tav possa bloccarsi esiste, ma Mario Virano, direttore generale di Telt (Tunnel Euroalpin Lyon Turin), interpellato dall'ANSA, ha sottolineato come per la Francia sarebbe un forte danno non realizzare la sua parte dell'infrastruttura e proprio per via degli accordi presi con l'Italia e l'Unione Europea.
Rimane un dato di fatto che rende il quadro più complesso per i cugini d'Oltralpe e riguarda la tipologia di lavori da eseguire: molto più complessi in Francia e partiti molto più tardi.