Torino

Addio a Massimiliano Frezzato fumettista di Torino apprezzato in tutto il mondo

L'artista, che si era fatto conoscere ed apprezzare a livello internazionale con I custodi del Maser, aveva collaborato anche con la Marvel

Addio a Massimiliano Frezzato fumettista di Torino apprezzato in tutto il mondo
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Lascia il vuoto dietro di sé nel mondo del fumetto Massimiliano Frezzato, classe 1967, torinese, morto ieri dopo una breve malattia.

Chi era Massimiliano Frezzato

Aveva frequentato il Primo Liceo Artistico di Torino tra il 1982 e il 1986. Nel corso dei suoi studi, si era classificato secondo al concorso nazionale del fumetto tenutosi a Prato, in Toscana. I suoi primi lavori erano stati pubblicati su diverse riviste a partire dal 1985. Tra il 1994 e il 1997 aveva tenuto un corso di fumetto e di illustrazione editoriale all'Istituto Europeo di Design di Torino.

Nel 1996 aveva pubblicato il primo volume della saga I custodi del Maser, poi tradotta in diversi Paesi tra cui Francia, Spagna, Portogallo, Germania, Belgio, Danimarca, Polonia, Stati Uniti. Tra il 1998 e il 1999 aveva insegnato all'Accademia d'arte Pictor di Torino.

 

I custodi del Maser

Tra gli altri lavori di Frezzato ricordiamo anche le avventure di Margot Queen of the Night e Margot in Badtown, ma anche le versioni illustrate de Le avventure di Pinocchio e Peter Pan e diversi libri illustrati per l’editore Lavieri. Aveva inoltre collezionato diverse esperienze nel fumetto in Usa, con una collaborazione con la Marvel per Wolverine.

Illustrazione di Massimiliano Frezzato, 2019

I social invasi da vignette e ricordi

E proprio ieri, 21 ottobre 2024, l'editore Lavieri ha dato la triste notizie che Massimiliano Frezzato era morto dopo alcuni mesi di malattia:

Grazie a tutti per l’affetto che ci sta raggiungendo in questo terribile momento.
Massimiliano Frezzato ci ha lasciato e ci giungono già inviti per ricordarlo e celebrarlo degnamente, ma per il momento i familiari e gli amici più stretti penseranno a volgergli un saluto più intimo.
Speriamo di riunirci presto intorno alla memoria del nostro caro Max nei modi che più gli sarebbero piaciuti.

 

 

Mentre risale ai tempi della scuola uno dei ricordi più belli che in queste ore stanno inondando i social, scrive Tristano Ferrero su Facebook:

Non ho parole...
Siamo stati compagni di classe il primo anno allo scientifico, poi giustamente avevi capito che non era il tuo posto.
Racconto sempre questo aneddoto: uno dei primi giorni di scuola avevi disegnato a matita sul banco in meno di un'ora un meraviglioso castello con creature fantastiche, arrivati alla fine della lezione l'insegnante (un'antipatica prof di latino) si accorge del tuo disegno ed infuriata ti ordina di andare in presidenza a chiedere alcool e straccio e costringendoti a cancellare quel capolavoro davanti a tutti, oggi se quel banco fosse rimasto intatto sarebbe in qualche galleria d'arte, quel giorno ho capito che avevi un talento pazzesco e lo hai dimostrato a tutti, io continuo a ricordarti quando eravamo ragazzini con tutta la vita davanti, ciao Max.

Tanti i pensieri di giovani illustratori che hanno intrapreso la carriera del fumettista ispirati dalla sua matita:

Ciao Massimiliano.
Se ho iniziato a fare illustrazione, forse è anche un po’ colpa tua.
Sono profondo di dolore.
Ti ho seguito e supportato fin da quando frequentavo il liceo artistico come studente, ed ora che ci insegno, non manca mai l’occasione per citarti ai miei allievi.
Grazie per averci lasciato la tua traccia indelebile di matita.
Per sempre, Gabriele.
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