attualità

Torino registra i figli delle coppie omogenitoriali, il sindaco Lo Russo: "Un passo avanti che rende il nostro Paese più giusto"

Quella di Palazzo Civico è stata una cerimonia simbolica: d'ora in avanti le registrazioni potranno essere effettuate direttamente dai funzionari negli uffici anagrafici

Torino registra i figli delle coppie omogenitoriali, il sindaco Lo Russo: "Un passo avanti che rende il nostro Paese più giusto"
Pubblicato:

Il 30 luglio due coppie omogenitoriali, composte da quattro mamme, hanno registrato la propria genitorialità a Torino. A firmare l'atto di riconoscimento il sindaco, Stefano Lo Russo.

35 i bambini da regolarizzare a Torino

Sono trentacinque a Torino i bimbi da regolarizzare. La sentenza della corte costituzionale del 22 maggio scorso mette in sicurezza le prerogative di bambini resi vulnerabili. Da quando nel marzo 2022 era arrivato il divieto di registrazione all'anagrafe dal Ministero dell'Interno. In questi anni le coppie omogenitoriali hanno dovuto affrontare ostacoli di tipo giuridico e burocratico. Torino nell’aprile del 2018 aveva effettuato la prima registrazione di sempre in Italia con la sindaca Appendino.

Quella di Palazzo Civico è stata una cerimonia simbolica: d'ora in avanti le registrazioni potranno essere effettuate direttamente dai funzionari negli uffici anagrafici.

Le dichiarazioni del sindaco di Torino

Come spiegato dallo stesso sindaco Lo Russo che ha dichiarato anche quali saranno i prossimi traguardi ai quali puntare:

"Cecilia, Elia, Lorenzo e Rebecca sono stati riconosciuti come figlie e figli di entrambe le loro mamme, senza più differenze o discriminazioni.
Oggi abbiamo sottoscritto gli atti di riconoscimento: non solo una firma su un documento, ma l’affermazione di un principio fondamentale di uguaglianza finalmente condiviso, che non deve più dipendere da discrezionalità dei Sindaci.
Un traguardo possibile grazie alla sentenza della Corte Costituzionale, che ha riconosciuto a entrambe le mamme il diritto di registrare alla nascita i figli nati in Italia a seguito di procreazione medicalmente assistita all’estero.
Quella di Palazzo Civico è stata una cerimonia simbolica: d'ora in avanti le registrazioni potranno essere effettuate direttamente dai funzionari negli uffici anagrafici. Un passo avanti di civiltà che rende il nostro Paese più giusto.
Ma non ci fermiamo qui, il prossimo traguardo deve essere il matrimonio egualitario e continueremo a chiedere che il Parlamento lo riconosca.
Torino sarà sempre al fianco di chi chiede pari diritti. Continueremo a impegnarci, insieme."