60 anni di Telefono Amico Torino: la solitudine il problema più comune
Il servizio risponde 24 ore su 24 , 365 giorni l'anno al numero 0113195252, dati sui suicidi sempre più allarmanti
Sono dati particolarmente allarmanti quelli comunicati dalla Fondazione Telefono Amico di Torino .
Nel 2019 l'Istat ha registrato 339 casi di suicidi, saliti a 355 nel 2020 e ulteriormente a 377 nel 2021 sul totale di circa 4.000 l'anno in Italia.
Per l'associazione questo incremento costante sottolinea un'emergenza che richiede attenzione immediata. Le possibili cause potrebbero includere l'aumento delle pressioni sociali ed economiche e le carenze nei servizi di supporto psicologico, aggravate ulteriormente dalla pandemia di Covid-19.
60 anni di Telefono Amico
Fondato nel 1964, Telefono Amico Torino si dedica da sempre all'ascolto e al supporto delle persone in difficoltà, adoperandosi nella prevenzione del suicidio. Ispirata dal Reverendo Chad Varah, che nel 1953 in Inghilterra pubblicò un annuncio per offrire ascolto a chi ne avesse bisogno, l’associazione ha proseguito la sua missione con l'aiuto dei volontari, offrendo ascolto attivo ed empatico.
Telefono Amico Torino si dedica da sempre all'ascolto e al supporto delle persone in difficoltà via telefono, ma anche via chat (quest'ultima adoperata in particolar modo dalla fascia dei 15-30enni).
Negli anni circa 3000 volontari hanno dedicato tempo ed energie a Telefono Amico Torino, dimostrando un impegno costante nel fornire supporto a chiunque ne avesse bisogno. Attualmente sono attivi 62 volontari.
Per festeggiare 60 anni di attività l'associazione ha organizzato un ricco calendario di eventi. Il primo appuntamento, di grande richiamo, sarà il 10 settembre 2024 al Circolo dei Lettori di Torino con lo scrittore Matteo B. Bianchi, autore di La vita di chi resta (Mondadori). La data è particolarmente significativa poiché coincide con la Giornata Mondiale per la Prevenzione del Suicidio, un tema centrale per l'associazione.
Le altre date:
- 6 ottobre h 15:30 @ Palazzo San Celso: interviene l'Egittologa Dott.ssa T. Baldacci sul tema “La sacralità della parola”
- 9 novembre h 18:30 @ Nuvola Lavazza: interviene il filosofo Matteo Saudino, autore di diversi libri e ideatore del canale YouTube BarbaSophia e del podcast Pensiero Stupendo
- 19 novembre h 21:00 @ CSV Vol.To Incontro Open in collaborazione con M.I.R.- MN" (MOVIMENTO INTERNAZIONALE DELLA RICONCILIAZIONE - MOVIMENTO NON VIOLENTO)
- 30 novembre h 10:00 @ Sala Trasparenza: Convegno del Telefono Amico Torino '60 anni di ascolto'. Uno sguardo nostalgico al passato, la conferma della nostra motivazione nel presente, i progetti per il futuro.
La fascia fragile: uomini dai 46 ai 55 anni
La maggior parte dei contatti proviene da persone di età compresa tra i 46 e i 65 anni, con la fascia 46-55 anni che rappresenta il gruppo più numeroso, mentre i più giovani (15-18 e 19-25 anni) e gli anziani sopra i 75 anni si rivolgono meno spesso al servizio. Un altro dato riguarda il genere di chi chiama: il 68% sono uomini, mentre il 32% sono donne, suggerendo che gli uomini sentono una particolare necessità di cercare un supporto esterno.
La solitudine il problema più comune
Per quanto riguarda le categorie dei disagi accolti tramite la chat, la solitudine è il problema più comune, riportato dal 17,79% degli utenti. Subito dopo, con il 16,84%, c'è il bisogno di compagnia, indicando un forte desiderio di connessione e interazione sociale. Anche le questioni legate alla sessualità sono rilevanti, con l'11,52% degli utenti che le segnalano. Altri disagi frequenti includono problemi familiari e difficoltà nei rapporti sociali, entrambi con una percentuale dell'8,25%. La depressione colpisce il 6,95% di chi utilizza la chat.
L'infermità psichica e le problematiche sanitarie rappresentano rispettivamente il 6,13% e il 5,04%. Infine, questioni legate alla coppia, sentimentali ed esistenziali vengono segnalate in percentuali minori, rispettivamente dal 4,02%, 3,20% e 3,07% degli utenti.