125° anniversario della FIAT al Lingotto, Elkann: "La Fiat ha attraversato crisi, guerre, calamità naturali"
La prima auto Fiat è la 3 1/2 Hp Welleyes, prodotta in 8 esemplari nel 1899 nel primo stabilimento di corso Dante alla alla nuova Grande Panda e la nuova 600
Sono poche le grandi aziende dell'auto che possono vantare ancora ottima forma e buona salute dopo 125 anni. È per questo che Fiat ha scelto di festeggiare un anniversario così significativo sulla Pista 500 del Lingotto, con il governo - rappresentato dal ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, dalla vicepresidente del Senato Licia Ronzulli, e dal presidente della Commissione Attività Produttive della Camera Alberto Luigi Gusmeroli - il governatore del Piemonte Alberto Cirio e il sindaco di Torino Stefano Lo Russo, i sindacati. È il giorno scelto anche per il debutto ufficiale della nuova Grande Panda, ispirata al modello degli anni '80, che sarà costruita nello stabilimento Stellantis in Serbia dove si produceva la Fiat 500L e sarà sia elettrica sia ibrida.
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I 125 anni della Fiat sono strettamente intrecciati con la storia dell'Italia. A Torino in particolare si sono incrociati i destini del movimento operaio e della grande impresa. Oggi la Fiat è una realtà molto diversa da quella di centoventicinque anni fa. Fiat era il nome della grande azienda fondata a Palazzo Bricherasio l'11 luglio 1899 come Società Anonima Fabbrica Italiana di Automobili Torino. Tra i fondatori c'è Giovanni Agnelli, capostipite della dinastia che ancora oggi detiene la maggioranza del gruppo. Oggi Fiat è uno dei 14 brand di Stellantis (15 con la cinese Leapmotor), il più venduto del gruppo con la Panda in cima alle classifiche da dodici anni, e la 500, un simbolo da quando è nata nel 1957 e oggi anche in versione completamente elettrica.
La prima auto Fiat è la 3 1/2 Hp Welleyes, prodotta in 8 esemplari nel 1899 nel primo stabilimento di corso Dante. La crescita è rapida Fiat passa dalle 73 vetture prodotte nel 1902 alle 1.097 di quattro anni dopo e Agnelli diventa il maggiore azionista della società. Poi arriva la Tipo Zero, rimasta in produzione solo tre anni dal 1912 al 1915. Dopo una difficile ripresa post-bellica la Fiat riprende a presentare nuovi modelli come la 500 B, la 500 Giardiniera, fino alla 1100. Arrivano i modelli che hanno avviato la prima motorizzazione di massa per gli italiani, la 508 Balilla del 1932 e la 500 Topolino.
"La Fiat ha attraversato crisi, guerre, calamità naturali. Nel mio caso, questi ultimi 25 anni sono stati duri; ho e abbiamo avuto anche paura di non farcela, di fronte alle tantissime avversità che abbiamo dovuto affrontare. Ma non abbiamo mai smesso di lavorare, di cercare soluzioni, di credere nel nostro futuro e di difendere con tenacia quello che abbiamo costruito". Lo ha detto il presidente di Stellantis, John Elkann durante la cerimonia per i 125 anni di Fiat.
L'11 luglio del 1899 inizia la storia di un marchio unico al mondo, che aveva una risorsa preziosa: l'ingegnosità italiana, quell'inesauribile capacità di fare tanto con poco, per creare automobili che sarebbero poi entrate nell'immaginario collettivo del nostro Paese", ha detto Elkann. "In quegli anni di passaggio tra i due secoli, Torino prese una direzione precisa: diventare la capitale del progresso tecnologico. Fiat nasce proprio da questa congiunzione: la passione per il progresso, di cui le prime automobili rappresentavano in quegli anni l'espressione più avanzata, e una capacità ingegneristica tra le più evolute, grazie al Politecnico di Torino", ha aggiunto.
La nascita della fuoristrada Campagnola
L'inizio degli anni '50 vede la nascita della fuoristrada Campagnola, utilizzata da forze armate e dell'ordine, trasformata anche in Papamobile, della sportiva 8V in grado di raggiungere i 200 km/h e debutti come quello della 1400 diesel, prima vettura italiana a gasolio. La Fiat in quegli anni dà lavoro a oltre 70.000 operai e sta per lanciare modelli che accompagneranno l'Italia nel boom economico, dalla 600 fino alla Nuova 500 lanciata il 4 luglio del 1957. La gamma continua a crescere e spazia dalle berline fino alle spider. Nel 1964 arriva la 850, la media aritmetica della 600 e della 1100: viene prodotta per sette anni al ritmo di oltre 300.000 ogni dodici mesi. Nel 1967 l'azienda torinese conquista il premio Auto dell'anno con la 124 conquistato anche dalla 128, prima vettura marchio Fiat con motore a trazione anteriore nel 1969. È del 1967 la Fiat Dino in collaborazione con Ferrari, disegnata da Pininfarina in versione spider e da Bertone il coupé, pilastro su cui si concretizza l'acquisizione della casa di Maranello.
Nel decennio 60/70 la produzione delle Fiat aumenta in modo notevole, passando da 425.000 a 1.741.000 e raddoppiano i dipendenti che arrivano a oltre 170.000. Nel 1971 viene presentata la 127 che l'anno successivo si aggiudicherà il premio Auto dell'anno, nel 1974 la 131: un periodo di scioperi che rallentarono l'avvio della produzione a Mirafiori, poi le vendite decollarono. Il posto della 128 viene preso dalla Ritmo.