Accordo Regione-Sindacati

1.800 pazienti per ogni medico di base, si allarga la platea degli assistiti

Ogni dottore si vede ampliato in modo considerevole il numero di assistiti; soddisfatti sindacati e vertici della Sanità regionale.

1.800 pazienti per ogni medico di base, si allarga la platea degli assistiti
Pubblicato:

1.800 pazienti per ogni singolo medico di famiglia in Piemonte: è questa la novità più eclatante emersa dall'incontro fra sindacato dei medici e direzione sanità della Regione.

Fino a 1.800 assistiti

La novità più rilevante riguarda la possibilità del medico di famiglia di acquisire in carico fino a 1.800 assistiti, in deroga provvisoria al tetto di 1.500 assistiti previsti dal contratto nazionale. Così l'assessore Luigi Icardi:

"Prendere in carico più pazienti  significa venire incontro alle necessità dell’assistito che si trova a fare i conti con la difficoltà di reperire un nuovo medico, quando il proprio va in pensione o cessa comunque l’attività. Un’emergenza nazionale che richiede soluzioni nazionali, ma che, intanto, il Piemonte sta affrontando con tutti i mezzi a disposizione, favorendo al massimo le condizioni di accesso al servizio di assistenza primaria, in attesa delle necessarie determinazioni nazionali".

Tra le altre misure previste dall’accordo, entro il limite del 5 per cento del massimale individuale, il medico potrà accettare anche i conviventi dell’assistito con beneficio per l’assistenza familiare.

La Guardia Medica

L’incarico di continuità assistenziale (guardia medica) al medico con doppio incarico di assistenza primaria e continuità assistenziale che abbia superato i 1.200 assistiti, verrà revocato non più dopo sei, ma dopo dodici mesi, in modo da offrire maggiori possibilità al medico e ai pazienti. Analogo meccanismo andrà a valere anche per i medici di medicina generale che esercitano nelle Rsa, per i quali è sospesa la limitazione d’ufficio del massimale individuale di 40 assistiti per ogni ora di assistenza prestata nelle Rsa, in modo da non penalizzare i pazienti in carico e il lavoro del medico.

Il massimale di assistiti per il medico iscritto al corso di formazione specifica, titolare di incarico temporaneo di assistenza primaria, viene innalzato da 500 a 650, con beneficio immediato per l’offerta del servizio di assistenza primaria.

Soddisfatti i sindacati

Infine, viene velocizzato notevolmente l’iter di assegnazione dei medici nelle zone carenti, attingendo direttamente alla graduatoria, qualora il medico assegnatario non apra lo studio nei tempi previsti.

Per rendere più funzionali le nuove procedure ed avere un monitoraggio regionale, le Aziende sanitarie locali garantiranno la redazione e l’aggiornamento semestrale della graduatoria aziendale per incarichi provvisori e di sostituzione. Questo il commento dei sindacalisti Roberto Venesia, Mauro Grosso e Antonio Barillà:

"Veniamo incontro all’urgente bisogno di non lasciare i cittadini senza medico rimuovendo incompatibilità e semplificando le procedure di presa in carico degli assistiti. La carenza di medici è un problema drammatico del nostro Paese, non abbiamo la possibilità di risolverlo a livello locale, ma le misure dell’accordo piemontese rappresentano comunque una salutare boccata d’ossigeno, in attesa di soluzioni più strutturali a livello nazionale".

Saranno dunque ben 1.800 i pazienti che ogni medico di base potrà avere in Piemonte, questa è la grande novità dell'accordo con la Regione Piemonte.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE: Atp tennis, Sinner sbeffeggiato: lo sbadiglio di Medvedev

Seguici sui nostri canali