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Extinction Rebellion tinge di verde il Po, un messaggio per dire: “Fermate l’Ecocidio”

Il movimento denuncia le “politiche ecocide” del Governo Italiano e punta i riflettori sugli enormi effetti del clima al collasso, aggravati da un crescente stato di degrado, inquinamento e contaminazione che colpisce numerose aree del Paese

Extinction Rebellion tinge di verde il Po, un messaggio per dire: “Fermate l’Ecocidio”

Al termine della conferenza COP30 a Belèm in Brasile, le acque dei fiumi, mari, laghi e fontane di dieci città italiane sono state tinte temporaneamente di verde da Extinction Rebellion. Con lo slogan “Fermare l’Ecocidio”, il movimento denuncia le “politiche ecocide” del Governo Italiano e punta i riflettori sugli enormi effetti del clima al collasso, aggravati da un crescente stato di degrado, inquinamento e contaminazione che colpisce numerose aree del Paese.

La nuova protesta del movimento

Una protesta dal forte impatto visivo, realizzata tramite l’utilizzo di fluoresceina, un sale sodico totalmente innocuo, regolarmente usato per monitorare i flussi idrici nei fiumi dagli speleologi o dai subacquei in mare.

Sono stati tinti di verde i fiumi, come il Po in secca ai Murazzi di Torino, il Reno nel Canale delle Moline a Bologna,
la Darsena ai Navigli a Milano, il torrente Parma a Parma e il fiume Tara a Taranto, pesantemente contaminato dall’ex ILVA e adesso minacciato dal nuovo dissalatore. Mentre in altre città si è trattato di acque di mare, come le acque del Canal Grande di Venezia – dove era presenta anche Greta Thunberg – e di Trieste, e dell’antico porto de La Cala a Palermo. In città come Padova e Genova sono state tinte di verde le acque della fontana in Prato della Valle e in Piazza De Ferrari.