Parco del Meisino, gli attivisti per l'ambiente: "I percorsi ciclopedonali con il nuovo pietrisco sono impraticabili"
Nel parco sono in corso i lavori per la realizzazione della cittadella dello sport. Il Comune sta utilizzando i fondi PNRR

I lavori per la realizzazione della nuova cittadella dello sport nel parco del Meisino (dove insistono specie di flora e fauna di alto valore ecosistemico) nel quadrante nord-est di Torino, stanno creando problemi di accessibilità.
Pietrisco troppo grosso
Il pietrisco "versato" sui percorsi ciclopedonali per permettere il passaggio dei grandi mezzi, non permette a chi è in bicicletta o su una carrozzina di poter circolare all'interno del parco.
"Questo pietrisco è troppo grosse - fanno sapere gli attivisti per l'ambiente - molte persone in carrozzina qui non riescono più a venire come invece accadeva prima dei lavori. Tanti ciclisti hanno dovuto cambiare le gomme perché molte pietre sono appuntite e hanno lati taglienti, come se fossero lame super affilate.
Da quando sono iniziati i lavori sono stati abbattuti 200 alberi sani, di grandi dimensioni e sono state gettate nel suolo grandi quantità di cemento per fissare i piedi della nuova passerella (di dubbia utilità). Tutto ciò - continuano gli attivisti - è sostenibilità ambientale e inclusione? Proprio qui vicino c'è un percorso pedonale sul ponte sopra la Dora che andava ampliato, per poter essere utilizzato anche dai ciclisti. Invece rimane una vera è propria gabbia.
Il parco del Meisino deve rimanere un habitat incontaminato non deve essere sfruttato dall'uomo in maniera errata".