Corteo 1 maggio, bruciate dai manifestanti le bandiere della Nato, degli Stati Uniti e dell'Europa
Il gesto è stato condannato dalle forze politiche presenti in parlamento
Nella giornata di ieri, lunedì 1 maggio 2023, festa dei Lavoratori si è tenuto il corteo nel centro di Torino. Alla fine delll'evento sono stati in piazza San Carlo sono state date a fuoco le bandiere della Nato, degli Stati Uniti e dell'Europa.
I manifestanti (principalmente attivisti e militanti di Potere al Popolo, Rifondazione Comunista, Sinistra anticapitalista, Autonomia-Contropotere, No Tav, Si-Cobas) hanno ribadito a gran voce il "no alla guerra in Ucraina, all'invio di armi e contro le sanzioni che non hanno prodotto effetti sperati se non problemi ai lavoratori".
Il gesto è stato condannato dalle forze politiche presenti in parlamento e tramite i profili social alcuni esponenti hanno fatto sapere:
Raffella Paita, parlamentare Italia Viva-Azione:
"A #Torino durante il corteo sono state incendiate bandiere della Nato, degli Usa e dell’Europa. Ecco come rovinare la Festa del Lavoro. Ferma condanna per le vergognose azioni di questi fenomeni. Tutte le forze politiche dovrebbero prendere le distanze. #PrimoMaggio"
Riccardo Magi, segretario Più Europa:
"Bruciano le bandiere degli USA e dell’Ue durante la manifestazione di Torino il 1 maggio per la festa dei lavoratori. Probabilmente vorrebbero le stesse condizioni di lavoro che ci sono in Cina, in Transnistria, in Corea del Nord. Noi no. E ci battiamo perché il lavoro in Italia ambisca ai più alti standard europei, a livello di salario, di welfare e di diritti. #1M2023"
Bruciano le bandiere degli USA e dell’Ue durante la manifestazione di Torino il 1 maggio per la festa dei lavoratori. Probabilmente vorrebbero le stesse condizioni di lavoro che ci sono in Cina, in Transnistria, in Corea del Nord.
Noi no. E ci battiamo perché il lavoro in Italia… pic.twitter.com/B86M7cPYSN— Riccardo Magi (@riccardomagi) May 1, 2023