POLEMICA

Case popolari solo a chi risiede in Piemonte da almeno 15 anni: "Caucino fa campagna elettorale"

Scontro tra maggioranza e opposizioni in Consiglio regionale

Case popolari solo a chi risiede in Piemonte da almeno 15 anni: "Caucino fa campagna elettorale"
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Nella giornata di ieri, mercoledì 15 febbraio 2024, le case popolari sono stati oggetto di una accesa discussione in Consiglio regionale, per arrivare al Disegno di legge sull’edilizia popolare, presentato dall’assessore Chiara Caucino.

I requisiti per accedere alle graduatorie

Per arrivare più in fretta alla sua approvazione i tempi della discussione in aula sono stati contingentati. Finora, su un testo di legge che conta 6 articoli, sono stati presentati 193 emendamenti, prevalentemente firmati dai Gruppi di opposizione.

I principali nodi del provvedimento sono due: il primo è legato agli anni di residenza in Piemonte (15, 20 o 25 anni) richiesti per poter accedere alle graduatorie per l’assegnazione della casa popolare, il secondo ad una quota di alloggi popolari che sarebbero riservati alle forze dell’ordine. L’assessore Caucino ha spiegato che “gli alloggi destinati alle forze dell’ordine all’interno degli immobili di edilizia sociale daranno una maggiore sicurezza a tutti gli inquilini”.

Caucino

Su questi argomenti, in particolare, i gruppi di opposizione hanno presentato diversi emendamenti sostenendo che:

“La casa è un diritto per tutti e questa legge ha una funzione ideologica pre-elettorale. Così si innesca soltanto una guerra tra poveri e non si dà la casa a chi invece si trova in una reale situazione di bisogno, sia per motivi economici, sia per altre difficoltà. Non ha senso scegliere in base agli anni di residenza in Piemonte, è penalizzante per tutti: per gli italiani e per gli stranieri”. “Inoltre – hanno proseguito parte dei consiglieri di minoranza (Domenico Rossi, Maurizio Marello e Alberto Avetta (Pd), Ivano Martinetti (M5S), Giorgio Bertola (Europa Verde), Silvana Accossato (Luv)- assegnare gli appartamenti alle forze dell’ordine di fatto li toglie dalla disponibilità per le assegnazioni ordinarie”.

Francesca Frediani, Consigliere regionale Unione Popolare Piemonte:

"Con l’alibi della sicurezza, la giunta Cirio sottrae immobili al patrimonio Atc e lo destina alle Forze dell’Ordine. L’emendamento approvato oggi dalla maggioranza in aula, durante la discussione del disegno di legge Caucino, è l’ennesima boutade propagandistica ed elettorale.

Il meccanismo è simile a quello già utilizzato dal sindaco di Susa, che chiedeva di utilizzare case Atc non per garantire il diritto alla casa alle famiglie in difficoltà, ma per consentire l’insediamento degli operai impegnati nei cantieri della Torino-Lione.

Questa aggiunta di riserva di immobili alle Forze dell’Ordine, che peraltro sono già oggetto di particolare riguardo in altro articolo della stessa norma, andrebbe a sottrarre al già esiguo patrimonio edilizio di Atc ulteriori alloggi a scapito delle famiglie bisognose, in un momento in cui il costo della vita e a precarietà del lavoro portano ad un aumento della povertà.

Ancora una volta la Giunta Regionale, nel nome della sicurezza, fa pagare il costo delle sue politiche alle famiglie in difficoltà, dimostrando di non essere in grado di attuare politiche serie per contrastare disagio ed isolamento delle fasce deboli".

Il contrasto alla morosità incolpevole

Arrivano maggiori risorse, quasi 2 milioni di euro, per contrastare la morosità incolpevole, destinate ai Comuni più virtuosi, ovvero quelli che hanno meglio speso i fondi già messi a disposizione della Regione per i residenti delle case di edilizia popolare che vorrebbero pagare canoni e bollette, ma che - complice l’aumento dei costi e la crisi economica - non ce la fanno ad arrivare a fine mese: i cosiddetti «morosi incolpevoli».

ATC

Ad annunciarlo è l’assessore regionale alle Politiche per la Casa, Chiara Caucino.

In sostanza, le nuove risorse a disposizione derivano da economie che riguardano il Fondo Inquilini Morosi Incolpevoli e, in particolare, sul loro utilizzo nel 2014 e nel 2015. Risparmi, risorse non utilizzate, che ora vengono rimesse in campo e date proprio a quei Comuni che più di altri si sono distinti nel loro utilizzo, venendo incontro alle persone più fragili.

Risorse ai comuni

La Regione, infatti, attraverso il Fondo, destina le risorse ai Comuni ai quali spetta l’utilizzo. Alcuni hanno utilizzato tutti fondi a disposizione, alcuni soltanto in parte, mentre altri li hanno sfruttati tutti. Da qui il risparmio complessivo di 1 milione 922mila e 308 euro che ora verranno ripartiti (tabella in allegato) tra 38 Centri piemontesi. Un inatteso «regalo di Natale» per persone che versano in condizione di grave difficoltà economico-finanziaria.

«Si tratta di un intervento che, al di là della somma, comunque importante, mi riempie di soddisfazione per due ragioni. La prima perché dimostra che in Piemonte non si spreca un euro, premiando, allo stesso tempo, chi utilizza le risorse pubbliche nella maniera più corretta. La seconda, ancora più importante, è che attuiamo un intervento che fornisce un sostegno concreto a questi cittadini che si trovano in una situazione di estremo disagio, aggravato dall’incremento delle tariffe energetiche, dall’aumento del costo della vita, favorito dall’inflazione pregressa e dal rincaro dei beni di prima necessità, dovuto alla tempesta perfetta che si è scatenata negli ultimi anni: dalle due grandi crisi finanziarie all’emergenza della pandemia, fino ad arrivare alle recenti crisi belliche in Europa e in Medio Oriente».

COMUNE CONTRIBUTO
ALESSANDRIA 82.601,29
ASTI 73.748,94
BEINASCO 23.957,93
BIELLA 41.110,74
BORGOMANERO 13.104,08
BRA 34.204,48
CARMAGNOLA 13.209,09
CASALE MONFERRATO 41.862,11
CHIERI 41.647,14
CHIVASSO 31.756,96
COLLEGNO 21.447,54
COSSATO 4.493,97
CUNEO 33.889,05
DRUENTO 17.787,62
GRUGLIASCO 31.429,36
IVREA 29.938,38
MONCALIERI 52.437,42
MONDOVÌ 26.386,14
NICHELINO 42.273,16
NOVARA 94.226,86
NOVI LIGURE 37403,13
OMEGNA 6.738,44
ORBASSANO 11.018,80
PINEROLO 38.391,62
PIOSSASCO 5.843,50
RACCONIGI 4.164,75
RIVALTA DI TORINO 19.180,71
RIVOLI 21.515,40
SALUZZO 18.833,97
SAN MAURO 20.770,47
SAVIGLIANO 31.413,54
SETTIMO TORINESE 22.815,23
TORINO 779.934,97
TRECATE 25.140,30
VENARIA REALE 15.922,95
VERBANIA 36.331,93
VERCELLI 28.389,84
VOLPIANO 46.987,04
SOMMA TOTALE 16.27.09
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