Eredità Agnelli: indagato John Elkann, ci sarebbero irregolarità fiscali sul vitalizio di Marella
Questa mattina nuove audizioni in tribunale a Torino
La battaglia legale portata avanti da Margherita Agnelli contro il resto della famiglia sull'eredità del padre Gianni Agnelli è arrivata ad un nuovo capitolo.
L'inchiesta
Dopo un esposto presentato proprio da Margherita, la procura di Torino ha disposto alcuni accertamenti con l'ipotesi di violazioni fiscali.
Al centro dell'inchiesta c'è il vitalizio che Margherita, sulla base di accordi risalenti al 2004, versava alla madre Marella Caracciolo, morta nel 2019 e il trattamento fiscale di questi soldi, relativamente agli anni 2018 e 2019.
Nel registro degli indagati ci sono John Elkann, primogenito di Margherita e amministratore delegato della holding di famiglia Exor, il commercialista Gianluca Ferrero, attuale presidente della Juventus, e l'amministratore svizzero dell'eredità di Margherita, Robert Von Gruenigen.
Al momento è stato interrogato il personale di servizio. Ma oggi, 12 febbraio 2024, ci sono state nuove audizioni di testimoni in tribunale a Torino.
Il nodo da sciogliere è capire dove abitasse realmente Marella negli ultimi anni della sua vita: in Italia a Villa Frescot o in Svizzera?
Per adesso nessun elemento risulterebbe decisivo.
Uno scenario possibile
La frode fiscale riguarderebbe i circa otto milioni che Margherita bonificò alla mamma in quell'ultimo scorcio di vita, ma se davvero così fosse però, l'indagine si estenderebbe a tutti i suoi beni.
Uno scenario che potrebbe portare Margherita a rimettere in discussione i patti successori firmati nel 2004, dopo la morte del padre Gianni. Accordi che sostanzialmente la tagliano fuori dalle partecipazioni nelle società di famiglia in cambio di beni per l'equivalente di un miliardo e 275 milioni di euro. Un patto di cui adesso si sarebbe pentita e che, se si dovesse scoprire che Marella Agnelli abitava più in Italia che in Svizzera, potrebbe decadere.