Autovelox divelti ad Asti: a inizio febbraio verranno ripristinati
E intanto è già polemica tra chi è d'accordo con la scelta dell'Amministrazione e chi parla di "comune simpatia per fleximan)
Autovelox sdradicati con il flessibile in piena notte: il video della sorveglianza sulla tangenziale di Asti che riprende quanto accaduto la notte di Natale non potrebbe essere più esaustivo. La Procura di Asti indaga contro ignoti per danneggiamento aggravato.
Intanto in tutta Italia sui giornali si parla di Fleximan e a quanto pare la conta di velox distrutti è parecchio lunga: in Veneto, ad esempio, sono stati messi fuori uso ben 15 dispositivi, ma ci sono stati casi anche in Lombardia e Puglia.
Eroi o vandali incoscienti?
Nei giorni scorsi, i carabinieri sono riusciti a identificare e denunciare uno dei tanti Fleximan: un cinquantenne di Druogno, nell'Ossola. A novembre avrebbe buttato a terra due rilevatori piazzati sul ciglio della strada.
Ma intanto l'opinione pubblica continua a chiedersi: sono eroi o vandali incoscienti? Tra chi pensa che Fleximan sia un moderno Robin Hood è fortemente radicata l'idea che i Comuni utilizzino i velox per arricchire le proprie casse a discapito degli automobilisti, tra chi invece è preoccupato prevale la consapevolezza che i Comuni debbano destinare metà dei proventi di tutte le multe per violazioni al codice della strada a interventi per la viabilità sicura.
Ad Asti è polemica
La polemica è particolarmente sentita ad Asti dove si è deciso di ripristinare gli autovelox a inizio febbraio.
Portavoce di chi è contrario alla decisione di mettere altri autovelox è l’ex assessore ed ex consigliere comunale Pierfranco Verrua (Lega) che in risposta all’assessore alla Sicurezza Luigi Giacomini (che ha annunciato la volontà di posizionare nuovi velox fissi) scrive:
Aggiungere altri autovelox è dichiarare di non capire il sentimento comune di simpatia per Fleximan e antipatia per chi continua a propinare autovelox.
Parole a cui l’assessore ha risposto così:
Allora lasciamo che in quel tratto di centro abitato continuino a investire persone o stamparsi contro le abitazioni.