Covid-19, tasso di saturazione delle terapie intensive: in Piemonte numeri allarmanti DATI
Caso emblematico non soltanto di una situazione preoccupante, ma anche della profonda disomogenità fra Regioni.
Occhi puntati sulla situazione delle terapie intensive: si è ipotizzato un lockdown totale (o comunque una drastica stretta) qualora a livello nazionale si raggiunga la soglia dei 2300 ricoverati per Covid-19 in terapia intensiva, limite delineato in seno al Consiglio dei Ministri dal Governo. Come abbiamo imparato (bene) in questi mesi, però, il fattore regionale è tutt'altro che trascurabile e spesso fra una Regione e l'altra la situazione è profondamente differente. Caso emblematico quello del Piemonte di Cirio - che nelle ultime ore vanta un alto tasso di saturazione delle terapie intensive nel Paese - rispetto al Veneto di Zaia, dove sono stati aggiunti più letti di quanti raccomandanti.
Ordine dei medici chiede il lockdown a Torino e Milano
A proposito di affanno, è notizia di ieri che l'ordine dei medici di due delle città con le terapie intensive maggiormente stressate, parliamo di Torino e Milano, ha chiesto un immediato lockdown. Il presidente dell'Ordine dei Medici meneghini, Roberto Carlo Rossi, ha dichiarato:
"Di una cosa siamo certi, la situazione sia nelle strutture sanitarie ospedaliere che anche nella medicina del territorio è diventata insostenibile. È necessario intervenire con un lockdown immediato ed efficace".
Del medesimo tenore il presidente dei medici torinesi, Guido Giustetto:
"Essendo consapevoli delle conseguenze economiche, sociali e psicologiche che può provocare per tutte le persone un nuovo lockdown, davvero una soluzione estrema, chiediamo al Governo di mettere in atto tutte le forme di aiuto e sostegno possibili. Però la situazione è gravissima ed è in gioco la stessa tenuta del sistema sanitario, che altrimenti non sarà più in grado di provvedere alla salute dei cittadini."
Non è un caso, come dimostrano i dati consultabili qui sotto, che siano proprio i medici di Piemonte e Lombardia e lanciare l'allarme. Il tasso di saturazione delle terapie di queste due Regioni - considerando soprattutto che la stagione invernale non è ancora entrata nel vivo - è oggettivamente preoccupante. La Toscana è sicuramente un'altra osservata speciale: è stato calcolato, sulla base dei ricoveri effettuati, che se l’epidemia continuasse a galoppare a questo ritmo, fra 20 giorni la Regione avrebbe esaurito tutte le risorse ospedaliere.
I tassi di saturazione delle terapie intensive:
Analizziamo ora, nel dettaglio, la situazione di alcune Regioni considerando quanti posti letto in terapia intensiva avessero a disposizione prima dell'epidemia, quanti ne hanno aggiunti e l'affollamento delle stesse secondo gli aggiornamenti sanitari del 2 novembre. Salterà all'occhio la profonda disomogenità di situazione anche fra Regioni confinanti. Purtroppo il Piemonte risulta essere in affanno, così come la Lombardia.
Piemonte
Pre covid 327 posti letto in terapia intensiva. Successiva aggiunta di 40 posti letto. Attuali posti letto 575.
Tasso di saturazione delle terapie intensive: 34.1%
Lombardia
Pre Covid 861 posti letto in terapia intensiva. Successiva aggiunta di 122 posti letto. Attuali posti letto 983.
Tasso di saturazione delle terapie intensive al 4 novembre 2020: 41,99
Liguria
Pre covid 180 posti letto in terapia intensiva. Successiva aggiunta di 29 posti letto. Attuali posti letto 209.
Tasso di saturazione delle terapie intensive al 4 novembre 2020: 27,2 %
Veneto
Pre covid 494 posti letto in terapia intensiva. Successiva aggiunta di 331 posti letto. Attuali posti letto 825.
Tasso di saturazione delle terapie intensive al 4 novembre: 13,39
Toscana
Pre covid 374 posti letto in terapia intensiva. Successiva aggiunta di 41 posti letto. Attuali posti letto 415.
Tasso di saturazione delle terapie intensive al 4 novembre: 34,8
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