PIEMONTE

Il gioielliere Roggero dovrà risarcire 460mila euro ai familiari dei rapinatori che ha ucciso

Matteo Salvini: "Piena solidarietà al gioielliere. A meritare il carcere dovrebbero essere altri, veri delinquenti, non persone come Mario"

Il gioielliere Roggero dovrà risarcire 460mila euro ai familiari dei rapinatori che ha ucciso
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La condanna a 17 anni di reclusione per il gioielliere di Grinzane Cavour (CN), Mario Roggero, che ha ucciso, il 28 aprile 2021, due rapinatori a colpi di pistola e ferito un terzo, fa molto discutere la politica ma anche l'opinione pubblica. Al centro del dibattito c'è il tema della legittima difesa e sulla giustizia in generale.

Il risarcimento

La famiglia Roggero dovrà anche risarcire le famiglie delle vittime con una somma di 460mila euro. Una cifra altissima che non può sostenere tant'è che ora chiede aiuto attraverso la propria pagina social dell'attività.

Il post social:

"In seguito all'ultima sentenza emessa il 4 dicembre dal Tribunale di Asti siamo costretti dallo Stato Italiano a pagare a brevissimo ai familiari dei rapinatori circa 500.000 euro. Questi oltre ai 300.000 euro già pagati e non dovuti, lo scorso anno alle famiglie. Oltre a queste spese ne abbiamo sostenute altre per circa 300.000 fra spese legali, peritali, mediche... ABBIAMO BISOGNO DEL VOSTRO AIUTO PERCHÉ QUESTO È INSOSTENIBILE PER NOI SOSTENETECI CON LE VOSTRE DONAZIONI

Le polemiche: l'attacco di Salvini e la difesa dell'Anm

Come fa sapere News Prima, la questione - come già accaduto in passato in questi casi - è diventata politica. Il leader della Lega Matteo Salvini ha difeso apertamente Roggero:

"Piena solidarietà a un uomo di 68 anni che, dopo una vita di impegno e di sacrifici, ha difeso la propria vita e il proprio lavoro. A meritare il carcere dovrebbero essere altri, veri delinquenti, non persone come Mario".

Il vicepremier ha anche chiamato il gioielliere, esprimendogli la sua vicinanza.

Ma le sue parole non sono piaciute all'Associazione nazionale magistrati. La sezione Piemonte e Valle d'Aosta dell'Anm ha emesso una nota in merito:

“Il legittimo diritto di critica, anche incisiva e forte, deve essere esercitato nel rispetto della attività della magistratura e della funzione giurisdizionale, rifuggendo da affermazioni delegittimanti e ingiuriose, che paiono giustificate da un afflato populistico piuttosto che da fondate ragioni di diritto”.

"Anm rappresenta la propria disapprovazione per i toni utilizzati ed il ricorso a termini quali verdetto “inconcepibile”, “capovolgimento della realtà”, “vergogna di Stato”.

“Gli attacchi che si sono letti sulla stampa paiono ancora più ingiustificati ove si consideri che le motivazioni della sentenza della corte d’Assise di Asti - che ricordiamo che è stata resa da otto giudici, sei dei quali normali cittadini - non sono ancora state rese pubbliche”.

Il procuratore di Asti, Biagio Mazzeo, nelle scorse ore ha definito il video della sparatoria "agghiacciante". "Anche la reazione del vicepremier, Matteo Salvini, una reazione che avviene dopo il fatto e fuori dal negozio, non può essere legittima difesa".

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