Piccoli Comuni, differenziare le misure anti Covid
I piccoli Comuni non possono essere paragonati alle grandi città: il presidente di Uncem chiede provvedimenti differenziati.
Proteste Dpcm: l'Uncem (unione nazionale comuni ed enti montani) ha chiesto al Governo di modificare la parte relativa alla chiusura di bar e ristoranti. L'idea è permettere l'apertura fino alle ore 22 nei piccoli Comuni e nei Comuni montani italiani. Qui gli esercizi commerciali sono spesso le uniche e sole attività economiche.
Duecento Comuni non hanno negozi
Uncem ha anche ricordato come occorra evitare si allunghi l'elenco dei 200 Comuni italiani senza più un negozio o un bar, desertificati commercialmente. Lo ribadisce oggi.
"Non c'è nessun rischio assembramento nei bar, nelle pasticcerie e nei piccoli ristoranti e pizzerie dei piccoli Comuni e nei Comuni montani. Queste piccole e piccolissime imprese rappresentano presidi economici indispensabili per il territorio, insieme alle piccole e piccolissime imprese culturali e alle palestre", sottolinea Daniela Falconi, sindaca di Fonni e neoeletta presidente di Uncem Sardegna.
Profonde differenze con le grandi città
"Al Governo Uncem ha inviato una lettera per chiedere misure differenziate - afferma Roberto Colombero, presidente Uncem Piemonte - Tra aree urbane e zone montane vi sono profonde differenze nella fruizione di servizi di bar e ristoranti. C'è al contrario il rischio che intere comunità soffrano ancora di più l'abbandono, il disagio sociale ed il crollo economico. Soprattutto dopo mesi di lavoro e investimenti per rispettare le regole".