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Dalla cella esce un forte odore: l'agente scopre una distilleria e viene barbaramente aggredito da due detenuti

Continua, inarrestabile, la spirale di violenza nel carcere di Torino

Dalla cella esce un forte odore: l'agente scopre una distilleria e viene barbaramente aggredito da due detenuti
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Un poliziotto sta andando a prendere un detenuto per portarlo al colloquio con il proprio legale, quando passa davanti a una cella e sente un forte odore, insospettito entra e trova tre detenuti in bagno, intenti a bollire della frutta macerata per produrre un alcolico casereccio. Il fatto avviene ieri mattina, 10 ottobre 2023, al carcere delle Vallette di Torino.

L'aggressione all'agente

L'agente in realtà in un primo momento viene bloccato all'ingresso del bagno, perché nel frattempo si cerca di buttare via tutto il preparato nel wc, poi viene invitato a non relazionare l’accaduto con giustificazioni di ogni tipo.

Tentativi che proseguono all'esterno della cella e per tutto il percorso che dalla sezione detentiva porta agli uffici, ma il poliziotto è ben deciso ad redigere tutto quanto.

Giunti al cancello di sbarramento della sezione uno dei detenuti riesce a forzarlo e una volta trovatosi nell’atrio prima si denuda creando disordine urlando e sbattendo violentemente le finestre ed ogni cosa gli viene a tiro, poi si scaglia contro il poliziotto penitenziario sferrandogli due violenti pugni e riuscendo a colpirlo al volto ed al petto.

Solo con l’intervento dei colleghi presenti si riesce a bloccare l'uomo.

A raccontare tutto l'accaduto è il segretario regionale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria del Piemonte Vicente Santilli che ancora una volta, tramite questo ennesimo grave fatto, sottolinea "l’invivibilità della Casa circondariale Lorusso e Cutugno".

Le dichiarazioni del Segretario Generale del Sappe Donato Capece

Anche il Segretario Generale del SAPPE Donato Capece stigmatizza il grave episodio avvenuto nel carcere di Torino ed esprime solidarietà ai poliziotti coinvolti:

Con questi ulteriori gravi eventi critici sale vertiginosamente il numero dei poliziotti coinvolti da detenuti senza remore in fatti gravi. Esprimiamo la massima solidarietà e vicinanza a tutti i colleghi della Casa circondariale di Torino: e questi ultimi episodi devono far riflettere i vertici dell’Istituto e della Regione. Ci vuole una completa inversione di rotta nella gestione delle carceri regionali, siamo in balia di questi facinorosi. Facciamo appello anche alle autorità politiche regionali e locali: in carcere non ci sono solo detenuti, ma ci operano umili servitori dello Stato che attualmente si sentono abbandonati dalle Istituzioni”.  Per questo, il leader del SAPPE “auspica in un celere intervento di questo Governo sulle continue aggressioni al personale oramai all’ordine del giorno.

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