Bimbo di due anni muore in vacanza: arrestata la mamma per omicidio
Il corpo del bambino presentava numerosi politraumi
Svolta nel caso del bambino di due anni morto in vacanza a Livorno: arrestata la madre per omicidio. Sul corpo del piccolo diversi politraumi conseguenza probabilmente "di una caduta dall'alto all'interno di un condominio".
Bimbo muore in vacanza: arrestata la mamma per omicidio
Emergono particolari agghiaccianti sul caso del piccolo Marcus, il bambino di 2 anni morto a Livorno mentre si trovava in vacanza con la mamma. L'autopsia ha, infatti, rilevato la presenza di diversi politraumi sul corpo del piccolino che non coincidono con la versione dalla donna.
La mamma ora è stata arrestata: secondo gli inquirenti il decesso di Marcus sarebbe, infatti, stato dovuto a "un'azione volontaria, probabilmente come conseguenza di una caduta dall'alto all'interno di un condominio".
Bimbo di due anni morto all'improvviso in vacanza con la mamma
Come racconta News Prima, la tragedia è avvenuta lo scorso giovedì 17 agosto 2023. Una mamma, 38enne italo-sudamericana, si trovava in vacanza a Livorno con il figlio di due anni e mezzo, residente a Torino. Quest'ultimo, però, verso le 5 del mattino, ha iniziato a stare male e il genitore, comprendendo subito la gravità della situazione, ha allertato il 118.
L'ambulanza è arrivata a sirene spiegate pochi minuti più tardi. Ma quando i sanitari sono entrati in casa, il piccolino era già in condizioni disperate. Un medico ha provato ad effettuare un massaggio cardiaco, dopodiché il bambino è stato caricato in ambulanza e trasportato in ospedale. Per lui però era già troppo tardi ed è deceduto durante il tragitto.
Nelle ore successive ai fatti il pm di turno Giuseppe Rizzo ha disposto l'autopsia sul corpicino del piccolo per cercare di capire le motivazioni dell'accaduto.
Arrestata la mamma
Stando a quanto riferito dalla mamma, il malore del piccolo sarebbe arrivato a seguito di una caduta da uno scivolo avvenuta qualche ora prima in un parco giochi di Tirrenia (Pisa). L'esame autoptico, tuttavia, ha fatto chiarezza sulla dinamica dei fatti, smentendo la versione della donna.
Secondo gli inquirenti, infatti, il decesso del bambino, che presentava numerosi politraumi, sarebbe stato dovuto a "un'azione volontaria, probabilmente come conseguenza di una caduta dall'alto all'interno di un condominio".
Quanto raccontato dalla madre, infatti, è stato ritenuto "privo di alcuna base logica e contrastante con i dati emersi dalle indagini". Il corpo del bimbo, si legge nella nota della Questura, presentava "gravissime lesioni che gli avrebbero impedito di muoversi autonomamente".
Per la donna è stata così disposta la custodia cautelare in carcere. È gravemente indiziata di omicidio premeditato.
Il bimbo sarebbe caduto dall'alto per "un'azione volontaria"
Stando alla ricostruzione degli spostamenti della donna nel giorno della tragedia, la 38enne sarebbe stata vista entrare nel pomeriggio in un condominio in zona Borgo Cappuccini, a Livorno, uscendone con il bambino in braccio probabilmente già morto, dopo oltre 11 ore.
Gli investigatori ipotizzano che il bambino sia rimasto vittima di una caduta dall'alto. Una caduta che si pensa non essere stata accidentale, ma bensì frutto di una spinta. Per avere eventuali conferme bisognerà attendere gli esiti degli accertamenti di polizia scientifica sui reperti di presumibile natura biologica sequestrati dagli investigatori all'interno del condominio.
"La madre - fanno sapere dalla questura - avrebbe dovuto riportare il piccolo Marcus, al termine di un periodo di vacanza trascorso con lei, al padre del bambino, suo affidatario esclusivo, proprio il giorno in cui invece il piccolo sarebbe stato ucciso".
Durante il procedimento civile, che si è svolto al tribunale di Torino, luogo in cui il piccolo viveva così come i suoi genitori, "erano emersi disturbi di personalità dell'indagata, che il gip ha ritenuto pericolosa e nei cui confronti ha ravvisato, oltre al pericolo di fuga, anche il rischio di reiterazione dei reati".
La donna, al momento, si trova nel carcere "Don Bosco" di Pisa, a disposizione dell'autorità giudiziaria. Nei prossimi giorni si terrà l'interrogatorio di garanzia.